Influenze e opere
dei magnifici undici
Alla fine del ciclo de “Le avanguardie del Risorgimento” vale la pena riassumere l’importanza dei valori, dell’influenza, delle testimonianze che ci hanno lasciato, nelle opere, nelle vite e nei comuni ideali che hanno perseguito, talvolta solo sognato, in un immaginario intreccio di caratteri comuni che li unisce nonostante ognuno di loro rappresenti un unicum e tracci una via diversa verso l’obiettivo vero ed unico: l’Indipendenza e l’Unita’ nazionale. Vediamo questi caratteri comuni.
Provenienza / estrazione / ambiente sociale Provenivano tutti (tranne Guerrazzi e Cattaneo) dalla borghesia o dalla piccola nobiltà di provincia; molto spesso erano tra loro parenti, (Balbo cugino di D’Azeglio, che a sua volta frequentò Vieusseux, indi la famiglia Manzoni di cui divenne genero e in seguito ne sposò la prima moglie) o amici (Pellico amico di Balbo, Guerrazzi amico di Montanelli) oppure, frequentando le stesse amicizie o gli stessi salotti/circoli culturali (Vieusseux conosceva quasi tutti in quanto loro editore) subivano le stesse influenze che poi fatalmente si traducevano in influenze politiche (vedi Cattaneo e Gioberti che - pur essendo un abate - furono influenzati dall’amico Giuseppe Mazzini).
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