Con la matita in mano sin dalle elementari, Filippo Chittolini, nato nel 1988 a San Giovanni in Croce ha affinato negli anni la sua tecnica, cominciando a pubblicare addirittura dalle medie attraverso il Centro Fumetto Andrea Pazienza e proseguendo tutt'ora, dopo una laurea con 110 e lode e l'avvio di un master – ora in corso –, con il perfezionamento di un ambizioso volume storico a fumetti. «Ho avuto il primo contatto con il Centro Fumetto alle elementari – racconta –. Alle medie avevo già pubblicato dei fumetti sul quotidiano La Cronaca, sempre attraverso l'Andrea Pazienza, poi ho scelto l'indirizzo di studi nel ramo di grafico pubblicitario, a Cremona, continuando a frequentare il Centro».
Abitando a San Giovanni, i genitori di Filippo si sono impegnati negli spostamenti per assecondare la passione del figlio, il quale non ha mancato di ripagarli coltivando un interesse che non era un capriccio infantile: «Dopo le superiori mi sono laureato al Laba di Brescia – prosegue –, l'Accademia di belle arti, e in contemporanea col fumetto ho sperimentato diverse tecniche di pittura, come quella ad olio o a fresco, nel Mantovano. Il fumetto l'ho portato avanti in Accademia soprattutto per quanto riguarda pubblicità, comunicazione e quant'altro, concentrando la mia vena artistica anche sui video, su siti internet e sulla creazione di loghi».
La capacità di disegnare può trovare infatti numerose vie d'espressione, senza per forza dover ricadere sullo standard del foglio di carta bianca su cui far scorrere una matita: «Esattamente – conferma Filippo –, quello che viene richiesto al giorno d'oggi non è una competenza che sia specializzata nello specifico, ma serve saper fare qualcosa che racchiuda tutto quando appreso da ciascuno, e la grafica per me è questo».
Dopo un'esperienza estiva al settimanale del comprensorio OglioPo Sportfoglio nel 2006, l'estate successiva si è anche recato in Irlanda per lavorare, acquisendo ulteriore tecnica attraverso l'esperienza internazionale: «Ho lavorato al Topic Newspaper di Mullingar, nella contea di Westmeath, in Irlanda, anche per conoscere una realtà diversa dalla nostra. Da noi esistono testate provinciali che si occupano di una buona parte di territorio, la loro è invece una realtà più ristretta, mirata, ma allo stesso tempo con collaborazioni anche con l'America».
Nonostante la fresca iscrizione a un master alla Cattolica, il 25enne casalasco non accantona attività collaterali: «Ho lavorato al rinnovo del packaging della ditta Daino di Luigi Ardenghi a Roncadello di Casalmaggiore – conclude –. Sempre in ambito artistico in questo momento sto seguendo il progetto di un libro che ho illustrato personalmente e nel quale viene raccontata una vicenda inedita accaduta durante la seconda guerra mondiale. Per quest'opera è stato necessario un ricco lavoro di indagine, spero che veda presto la luce».

Mattia Guazzi

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