Alfonso Avallone, 49 anni, di Monticelli d’Ongina (PC). Ha vissuto a Cremona, lavorando presso l’azienda ATA Arvedi Tubi Acciaio di Cremona, dal 1995 al 2012. Dal 2013, Avallone è Responsabile per lo sviluppo nuovi prodotti e del controllo qualità in AMB (Arvedi Metalfer Brasil), nella città di Salto, nello Stato di São Paulo, Brasile. Alfonso abita con la moglie e la figlia nella città di Indaiatuba, a 15 km da Salto. Nel 2012, il Gruppo Arvedi, ha aperto uno stabilimento in Brasile, un tubificio nella città di Salto, città di 120.000 abitanti, con un polo industriale importante, che si trova a 103 km da São Paulo. Il progetto della start up brasiliana prevedeva l’invio di alcuni tecnici e ingegneri specializzati, muniti dei rispettivi visti di lavoro, per lavorare in un progetto di trasferimento di tecnologia, tra le aziende ATA Arvedi di Cremona e AMB Arvedi Metalfer do Brasil. Alfonso Avallone, tecnico per la qualità di ATA Arvedi Cremona, ha aderito al progetto, ed è andato a vivere e lavorare in Brasile, restando, poi, definitivamente.
Sono passati 11 anni dal suo trasferimento in Brasile per lavoro. Come ha vissuto il distacco da Cremona?
«Eh sì, sono già passati 11 anni, sembrano molti ma in realtà non me ne sono reso conto. Il distacco l’ho vissuto bene. Chiaramente, soprattutto nei primi tempi, si sente la mancanza della “casa”, poi, con l’andar del tempo ci si abitua e si comincia a chiamare “casa” il nuovo Paese dove si vive. Quando torno a Cremona e rivedo la mia famiglia, i miei amici, sento comunque sempre la sensazione di essere nella mia città, e quando si ritorna ti prende un po’ di nostalgia»...
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