Emilio Lollio è Segretario generale della Uilm di Bergamo e Cremona. Uilm (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) rappresenta, tutela e organizza i dipendenti metalmeccanici e dei settori affini: «Siamo stati accorpati nel mese di novembre del 2017 – afferma Lollio - Come per tutti gli altri accorpamenti ci potevano essere preoccupazioni da ambo le parti. Nel nostro caso, questa operazione, ha portato buoni frutti. Germano Denti, sul territorio cremonese, sta facendo un ottimo lavoro. Abbiamo costruito una collaborazione importante e ne siamo molto contenti».
Parliamo dello sciopero nazionale dei metalmeccanici e della manifestazione dello scorso 14 giugno. Quali i riscontri?
Partiamo con il dire che è stata una bellissima giornata ed una iniziativa riuscita e partecipata, nonostante le preoccupazioni legittime. Era arrivato il momento, per i metalmeccanici, di scendere in piazza. Questa manifestazione, che ci ha visti protagonisti a Milano, Firenze e Napoli, è una prosecuzione naturale di quella organizzata da Cgil, Cisl e Uil lo scorso 9 febbraio. L’obiettivo che ci siamo dati, dopo le iniziative di altre categorie come lavoratori della scuola, lavoratori edili e pensionati, è che il Governo ascolti le parti sociali su temi legati al lavoro, alla previdenza e fiscali.
Qual è la situazione generale del comparto?
Siamo preoccupati della situazione produttiva del paese. E questo vale anche per la regione Lombardia. Dal secondo semestre 2018 si registrano difficoltà in tanti settori. E per alcuni di questi pesano anche le decisioni a livello internazionale. Ci sono settori strategici nel nostro paese che stanno risentendo di crisi ad ampio raggio. Serve una politica industriale capace di rilanciare i comparti produttivi nel nostro paese. Una politica industriale che abbia come obiettivi la ricerca, lo sviluppo, la formazione e l’innovazione. Al centro di tutto ci deve essere il lavoro...
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