«Bene la Manovra
del Governo
sui conti pubbici»
«Per la prima volta da chissà quanto tempo, quest’anno c’era un tesoretto che il Governo avrebbe potuto spendere. Invece non l’ha fatto e ha abbassato l’obiettivo di deficit. Ha fatto bene». Così Carlo Cottarelli, nella consueta intervista mensile rilasciata a Mondo Padano commenta l’atteggiamento adottato dall’Esecutivo nello stendere la Manovra di Bilancio appena controfirmata dal Capo dello Stato e ora all’esame del Parlamento. Una promozione sui conti pubblici confermata anche dalla continua discesa dello spread (ai minimi dal 2021), dal giudizio positivo delle agenzie di rating e dalla domanda di titoli di Stato italiani che, pochi giorni fa, ha raggiunto 200 miliardi di euro, 15 volte l’ammontare complessivo offerto dal Tesoro. Critico, invece, sui tagli di spesa decisi dal Governo per tutti i ministeri eccezion fatta per la Sanità che, comunque, non potrà fare salti di gioia perché, spiega Cottarelli, «la spesa rispetto al Pil rimane attorno al 6,3%. Quindi, fondamentalmente, non cambia nulla rispetto alle dimensioni dell’economia». Da qui la decisione dei medici di scendere in piazza il 20 novembre per protestare contro le mancate assunzioni che erano state promesse. L’economista si sofferma anche sul caso Albania: «L’idea di mettere i migranti al di fuori dell’Unione Europea assomiglia a quello che ha fatto l’Australia ed è l’unica cosa che ha funzionato, rappresentando un deterrente per l’immigrazione illegale». D’altro canto, «in Europa una cosa del genere è più complicata da attuare», per cui «il Governo si sta barcamenando fra vicoli legali comunitari e nazionali e si è inventato questa iniziativa. A questo si è aggiunta l’azione della magistratura sui Paesi sicuri e non sicuri, una vera follia, perché è impossibile stabilire che un Paese deve essere sicuro in tutto il territorio nazionale. Ci sono zone di Roma dove io non mi azzarderei ad andare solo! Quindi l’Italia non è un Paese sicuro?».
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