A valanga su Sassari nel match
dei record: 108-91 con la capolista
E da ora non si parli più di salvezza! Questa Vanoli, quella che ha soverchiato Sassari sotto una valanga di ben 108 punti, ancor più di quella che sette giorni fa aveva battuto Milano in trasferta (oggi tra l'altro ampiamente ridimensionata anche da Montegranaro), vale molto, ma molto di più. È una squadra che meriterebbe i playoff, e non è detto che non li possa raggiungere: la matematica parla ancora a suo favore e se contro Venezia si giocherà agli stessi livelli espressi oggi... allora ci sarà da divertirsi.
Premesso questo, eccoci alla partita odierna. Una speranza, anche se piccola, la si nutriva.
UN GIOCO SIMILE – È vero che Sassari è la squadra che tutti dicevano giocare la miglior pallacanestro, ma è altrettanto vero che nella partita di andata aveva molto sofferto il gioco espresso dagli uomini di Gresta, allora all'esordio in Serie A e alla guida della Vanoli. Sassari esprime un gioco simile a quello di Cremona, con tanta corsa, tanta velocità, grande transizione e tiro da lontano. Cremona l'ha battuta con le sue stesse armi regalando una partita che difficilmente si potrà rivedere, bellissima per intensità, per il gioco espresso, per la grande volontà espressa da entrambe le squadre di volerla portare in porto vittoriosamente. Il risultato finale di 108-91 la dice lunga sulla spettacolarità di una partita che la Vanoli ha vinto con una difesa attenta e aggressiva, ma che ha ancor più arricchito con percentuali di realizzazione altissime, il 66% da due punti, il 50% da tre, il 72% dalla lunetta nonostante un 1/6 di Stipanovic che, per il resto, ha giocato benissimo.
Sassari, la prima in classifica, in tutto il torneo non aveva mai sofferto tanto. Mai aveva subito 58 punti nel primo tempo, mai era stata battuta con un punteggio superiore ai 100 punti, mai con un divario di 19 (essendo stata tra l'altro anche a -24).
GLI ASSENTI – E non si tiri in ballo l'assenza di Travis Diener perché anche la Vanoli da parte sua ha perso il suo uomo più forte, Lance Harris, dopo solo pochi minuti per una forte contusione all'inguine e quindi su questo piano le due squadre sono alla pari.
La Vanoli è stata superiore in tutto a Sassari dal primo all'ultimo minuto. Ha fatto il primo break rimontando da 4-8 a 12-8, poi se ne è andata riempiendo il canestro avversario con una serie di tiri da lontano precisissimi, con entrate che hanno lasciato di stucco la difesa sassarese, con schemi semplici, ma realizzati sempre con maestria e precisione. Gigio Gresta ha catechizzato i suoi come meglio non si poteva e la squadra ha risposto alla grande, Vanno tutti accomunati in un unico elogio perché se Vitali e Peric hanno dato consistenza agli attacchi, Chase ha azzeccato tiri eccezionali, Stipanovic lottato da par suo sotto canestro con cattiveria e grinta da vendere andandosi a conquistare palloni preziosi e permettendo poi a Gresta di dare la soddisfazione di scendere in campo per un minuto anche a Belloni e Fontana.
UN FINALE DI CAMPIONATO ESALTANTE – E non si creda che Sassari sia venuta a Cremona a cuor leggero e abbia preso sottogamba la partita; Non è da squadre di Meo Sacchetti che però deve aver capito subito che non era giornata, anche se due tiratori eccezionali come Ignerski e Drake Diener hanno cercato di tenere a galla la barca fornendo prestazioni all'altezza del loro valore e della loro fame, come del resto hanno fatto Pinton e Brian Sacchetti come Easly. La differenza tra le due squadre, oggi è arrivata solo ed esclusivamente dall'alto rendimento di una Vanoli che continua a stupire, che sta facendo punti importanti proprio nelle partite che sulla carta erano le più difficili e che ora non si può dire dove possa arrivare alla fine di questo esaltante campionato che ha ancora sei giornate da giocare e che, comunque, la Vanoli, per quanto le compete, ha già vinto. Speriamo solo che i giocatori non siano appagati dai successi delle ultime due partite, ma avendo imparato a conoscere la grinta e l'abnegazione di tutti, è difficile pensare che possano rinunciare a togliersi ancora tante belle soddisfazioni.
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