all'infermeria. Fine stagione per Harris
a meno che non si conquistino i playoff
Vanoli-Banco di Sardegna il giorno dopo. La più bella Vanoli di sempre è costretta a leccarsi le ferite dopo l’impresa del PalaRadi realizzata battendo la capolista Sassari: Lance Harris ha probabilmente chiuso il suo campionato proprio in questa partita, pochi secondi dopo aver estasiato il suo pubblico con un alley-hoop di strordinaria bellezza e intensità su servizio di Johnson. Gli esami clinici cui è stato sottoposto nella prima mattinata di lunedì presso l’Ospedale di Cremona hanno rilevato il distacco completo del tendine del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. I tempi di recupero potrebbero essere più lunghi delle sei settimane che mancano da qui alla fine del campionato. Dunque Lance Harris non dovrebbe più ritornare in campo a meno che... a meno che i suoi compagni non gli facciano un grandissimo regalo, cioè quello di conquistare i playoff. Sembrava una chimera sperare nella salvezza. Oggi, con questa squadra, non si pongono limiti alla provvidenza. Già domenica prossima, affrontando Venezia, avremo una risposta quasi decisiva: Venezia è l’ottava in classifica, l’ultima ad aver diritto a disputare i playoff; la Vanoli, Brindisi e Caserta la insegue a quattro punti di distanza. Vincendo il confronto diretto si ridurrebbero a due con ancora cinque partite da giocare e i cremonesi, avendo già vinto il primo confronto diretto potrebbero essere promossi in caso di parità al termine del campionato. Discorso ottimistico, ma dopo aver assistito alla esaltante prova di domenica scorsa, è un lusso che, insieme a tifosi, tecnici e giocatori ci vogliamo permettere.
La vittoria su Sassari ha destato molto stupore e perplessità non tanto per il fatto in se stesso (nel basket moderno può capitare che la squadra meno forte sulla carta vinca una partita con quella più agguerrita) ma per come è maturata: Sassari, in fin dei conti, ha giocato sul suo standard realizzativi mettendo a segno 91 punti che non sono pochi contro una difesa come quella cremonese che ha sempre funzionato egregiamente, dunque è stato l’attacco cremonese e la giornata di grazia particolare di tutta la squadra a determinare il risultato tanto eclatante. Dopo il successo di Desio contro l’Armani chiedevamo una conferma che è arrivata nel modo più inatteso ed eclatante. Ora i tifosi ne attendono un’altra, naturalmente a Venezia perché poi, il 7 aprile salirà a Cremona la Montepaschi Siena (con Cantù, se non erriamo, l’unica che la Vanoli non ha mai battuto, ma questo è tempo in cui si sfatano i tabù). E, a proposito di Siena, è stato suo, abbastanza chiaramente, lo scontro del posticipo con Cantù, raggiunta così a quota trenta in classifica alle spalle di Varese (38), Sassari (36) e Roma (34).
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