Laurea e abilitazione nello stesso giorno: durante l’incontro sulla delega del lavoro in Sanità derivate dall’articolo 22 del patto della Salute, i rappresentanti del Miur hanno condiviso la proposta della Cgil, Cisl e Uil medici secondo la quale il laureando in Medicina potrà ottenere nello stesso giorno l’abilitazione alla professione e contemporaneamente la laurea.
L’incontro si è tenuto al Ministero della Salute, presente il ministro Beatrice Lorenzin. «Si tratta di una notizia positiva per i futuri giovani medici - ha spiegato il segretario della Cgil Medici Massimo Cozza - che in questo modo non saranno più costretti ad aspettare anche diversi mesi per poter conseguire l’abilitazione e per poter partecipare ai test per le scuole di specializzazione e alle scuole di medicina generale che richiedono il titolo». Soddisfatta l’associazione Coordinamento mondo medico, che raccoglie le associazioni di aspiranti medici e specializzandi: «Finalmente una buona notizia che ci avvicina ai giovani europei- commenta la portavoce Maja Fedeli - È inammissibile che i medici entrino in Italia nel mondo del lavoro a 32-24 anni: ora si vada avanti sulla strada di concorsi più snelli e meno impigliati nelle burocrazia. Basta con i concorsi irregolari che rischiano sistematicamente di essere annullati».
Anche se si tratta solo di una proposta, il fatto che sia condivisa ,infatti, spiana la strada a far entrare la norma parte della legge delega, e quindi diventare automaticamente realtà per le migliaia di giovani medici che ogni anno si laureano e devono sottoporsi ad un ulteriore esame, prima di iniziare la specializzazione. Tempi che appunto si allungano in maniera indefinita,in quanto subito dopo la seduta di laurea gli aspiranti medici, secondo il sistema attuale, devono sottoporsi a tre mesi di tirocinio, di cui un mese in una clinica medica, un mese in una chirurgica e un mese dal medico di medicina generale. Al termine di questo periodo di «stage», c’è un esame finale con quiz multipli, che si svolge solo due volte l’anno: se lo si supera, ci si abilita, e solo dopo ci si può iscrivere all’ordine professionale, con contestuale iscrizione all’Enpam. Una pratica, l’abilitazione, che consente ai giovani medici di svolgere servizio sull’ambulanza del 118, di effettuare guardie mediche, guardie turistiche, sostituzione del medico di base, oltre che di iscriversi alle scuole di specializzazione. Ma poiché gli esami per entrare nelle specializzazioni si tengono una sola volta l’anno (e non sempre nello stesso periodo: quest’anno dovrebbe essere a luglio), il rischio è che passi anche un anno e mezzo prima di riuscire a cominciare la seconda parte dell’abilitazione professionale, indispensabile per esercitare la professione in diversi ambiti. Con questa novità, invece, i tempi si accorciano.
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