se la realtà è “pilotata”
ha presentato il film La macchina delle immagini di Alfredo C.
La memoria passa anche dalle immagini, che si srotolano nel tempo, portando con sé un passato conservato fino ad oggi con incredibile nitidezza, e raccontano storie come quella di Alfredo Cecchetti, cineoperatore che fu al servizio prima del regime fascista, e poi di quello comunista albanese. Una storia che emerge dagli archivi dell’Istituto Luce e che Roland Sejko ha voluto raccontare nel film La macchina delle immagini di Alfredo C., proiettata qualche sera fa al teatro Filo in apertura della settimana della Memoria.
Una storia avvincente e a tratti drammatica, realizzata con il materiale degli archivi italiani e albanesi, legato grazie al grande lavoro del regista e dell’attore Pietro De Silva, che nelle vesti del cineoperatore prende per mano lo spettatore e lo accompagna in un viaggio dentro i meccanismi della memoria, partendo da quello che è il lavoro tecnico del cineoperatore, per addentrarsi poi negli accadimenti di quegli anni, raccontati da una voce narrante. Il lavoro all’istituto Luce consente a Sejko di conoscere a fondo il materiale d’archivio, e proprio da qui è partita la sua ricerca storica, quella dei 27mila italiani rimasti bloccati in Albania nel 1945, dopo che il regime fascista venne scalzato da quello comunista. Quest’ultimo chiuse i confini, ponendo all’Italia infinite condizioni per il rimpatrio dei suoi cittadini. Alfredo era tra questi, ed essendo la sua professionalità assente in Albania venne assoldato per documentare il nuovo regime.
Un uomo, quindi, in bilico tra due mondi, che deve reinventarsi e ritrovare un proprio posto da un giorno all’altro, raccontando però la storia sempre dal punto di vista del regime, qualsiasi esso fosse.
«Questo progetto nasce grazie al mio lavoro all’Istituto Luce, che mi porta spesso a vedere immagini che raccontano la storia del fascismo. Una storia che, come sappiamo, non viene raccontata completamente, perché sotto il regime le riprese sono strettamente controllate. Durante le mie ricerche, in un documento di rimpatrio ho notato un nome che conoscevo: era quello dell’operatore dell’Istituto Luce in Albania, Alfredo Cecchetti....
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDì 2 FEBBRAIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
-
19/04/24 13:14Segue »
Polittico, insieme
Per la rubrica Mostre e oltre: Piero Della Francesca. Il polittico agostiniano riunito
per la prima volta -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
19/04/24 17:19Segue »
«Musicologia, restauro, lettere e beni culturali:
Università di Pavia: grande interesse per l’Open Day a Palazzo Raimondi
a Cremona corsi di laurea unici in Italia e particolari» -
19/04/24 17:07Segue »
Elisa Zucchelli, cremasca, trionfa al concorso “Juvenes Translatores”
Prima traduttrice su 357 candidati. La gara europea ha visto coinvolte 701 scuole del vecchio Continente -
22/03/24 17:16Segue »
I giovani come il “Big Bang”
Università Cattolica, celebrato il Dies Academicus nel 40esimo della presenza a Cremona. Giovanni Arvedi: «Facciamo sì che creino per la nostra comunità cose importanti»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.