E’ stato inaugurato oggi, subito dopo mezzogiorno, alla presenza di centinaia di robecchesi, il nuovo Centro Sportivo dovuto ad un gesto di affetto del cav. Giovanni Arvedi verso il comune nel quale, nel 1963, ebbe inizio la sua attività nel mondo dell’acciaio. Ad attendere l’imprenditore all’ingresso della sede comunale in via Martiri della Libertà, il sindaco Marco Romeo Pipperi con i più stretti collaboratori di Arvedi, Mario Vergna, amministratore delegato e Omar Molinari, direttore dell’Ilta. Accanto al primo cittadino il vicesindaco Michele Zamboni, l’assessore Maurizio Benzoni, e i consiglieri Marta Falco, Luciano Guarneri, Gianmarco Ganda ed i carabinieri della stazione locale.
Arvedi era accompagnato dalla moglie, Luciana Buschini. Ma per un’occasione così non potevano mancare anche i nipoti, Mario Caldonazzo, Luigi Vinci e Maurizio Calcinoni.
Molte le autorità che hanno voluto essere presenti alla manifestazione come segno di stima: il presidente della Provincia Massimiliano Salini, il sindaco di Cremona Oreste Perri, l’on Giuseppe Torchio, il sen. Luciano Pizzetti, i consiglieri regionali Carlo Malvezzi e Federico Lena, il consigliere provinciale Luca Rossi, l’ex consigliere regionale Gianni Rossoni, i sindaci di Casalbuttano Donato Daldoss, di Corte de’ Frati Rosolino Azzali, di Corte de’ Cortesi Luigi Rottoli, di Bordolano Diego Bottini, di Olmeneta Renzo Felisari, di Gabbioneta-Binanuova Italo Pedrini, di Grumello Fabio Scio e i vicesindaci di Azzanello Chiara Fusari, di Seniga Manuela Pedracini, di Pontevico Francesco Guarneri. Per l’arma dei carabinieri presente il tenente colonnello Cesare Lenti e il capitano Livio Propato. All’inaugurazione anche i rappresentanti di tutte le numerose associazioni del volontariato locale con i loro responsabili e le loro insegne.
Il clima di festa si era avvertito già prima che il cavaliere arrivasse. La gente si era portata nel parco anche con tre quarti d’ora di anticipo sia per festeggiare l’evento che vede un centro sportivo rinnovato, sia per ringraziare personalmente il cav. Arvedi con la propria presenza. E gli applausi che hanno accolto quest’ultimo quando, dopo i numerosi saluti, ha iniziato a percorrere il viale che portava ai nuovi impianti, l’hanno sottolineato. Numerose sono state le soste, durante questo tragitto, che il cavaliere ha fatto per salutare varie persone, suoi dipendenti o famigliari degli stessi, o persone conosciute nel tempo. L’incontro con Angelo Tabaglio, uno dei primi dipendenti del 1963, è stato, come sempre, tra i più calorosi. Il corteo, attraverso un servizio d’ordine composto da uno staff di giovani volontari, si è trasferito nel centro sportivo donato alla comunità, come detto, per ricordare i cinquant’anni d’inizio della ditta Ilta inox.
Il sindaco, dopo il saluto alle autorità civili, militari e religiose, alle varie associazioni combattentistiche e d’arma, sportive, culturali e di volontariato, ha reso un caloroso benvenuto al cav. Arvedi e alla sua consorte. Dopo l’ascolto dell’inno nazionale, Pipperi, ha voluto ricordare la cittadinanza onoraria conferita ad Arvedi 18 mesi prima, un legame che andava a consolidare quell’inizio lavorativo avvenuto mezzo secolo prima. “La struttura donata alla cittadinanza- ha detto il primo cittadino - è stata l’ennesima dimostrazione di affetto e di generosità che lei e la sua famiglia avete voluto ancora una volta riservare ai nostri concittadini”.
“Grata e riconoscente per questo splendido dono - ha proseguito - l’Amministrazione Comunale ha proposto che l’impianto prenda il nome di ‘Centro Sportivo Giovanni Arvedi’”.
Ora ci sono un campo da calcio con un nuovo tappeto erboso, un campo in calcestre, una piscina per adulti ed una per bambini, un campo di beach volley, un’ampia area verde attrezzata ed un chiosco per bibite e gelati che sono andati ad aggiungersi ai campi da tennis esistenti e al campo polivalente in erba sintetica. Con lo stesso progetto è stato sistemato l’esterno delle scuole e gli spogliatoi che serviranno per le piscine.
Il nuovo centro rappresenterà uno spazio sportivo - ricreativo completo e funzionale che attirerà moltissimi utenti anche dai paesi vicini.
Breve ma incisivo il discorso di Arvedi. Belli i suoi ricordi di Robecco anche sul piano dei rapporti. Il paese era allora zona depressa. “Le difficoltà delle famiglie erano molte e tutti i mesi cercavamo di aiutarle con quello che noi preparavamo per loro, quello di cui avevano bisogno - ha detto. Il parroco ed il sindaco Pagani ci fornivano i nominativi delle famiglie bisognose e noi aiutavamo. Oltre la fabbrica dei tubi ci sono dei valori che si cerca trasmettere e che noi conserviamo”.
Il cavaliere ha poi declinato la dedica al suo nome proponendo quella a San Giovanni Bosco.
Ha poi preso la parola il presidente della Provincia Salini che ha sottolineato, per tutti, anche l’importanza dell’atto di umiltà di Arvedi. E questo anche per la politica che ne avrebbe tanto bisogno. Si sono poi alternati sul palco: Achille Cotrufo, presidente del Comitato Provinciale Coni di Cremona che ha ringraziato per la lungimiranza e per l’attenzione allo sport del cavaliere; il capitano della squadra di calcio del Robecco, Matteo Ferrari che ha consegnato un gagliardetto ed un ragazzo delle medie.
Pipperi ha ringraziato infine il dott. Vergna e l’ing. Molinari per la fattiva collaborazione ed il progettista arch. Mondini.
Finiti i discorsi la gente ha potuto visitare e ammirare il nuovo centro che ha riscosso l’approvazione generale.
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