tra boschi e soleggiate radure
Il territorio di Tires e l’omonima valle sono stati tra i primi a promuovere l’escursionismo invernale. Già molti anni fa, si potevano vedere cartelloni pubblicitari ed informativi che raccontavano la val di Tires come un “paradiso per le ciaspole”.
Nonostante la realizzazione di controverse infrastrutture turistiche (su tutto, un paio di rifugi in quota, una funivia di collegamento dal fondovalle al demanio sciistico) e i danni portati da Vaia, la tempesta che a fine ottobre 2018 ha devastato migliaia di ettari di bosco in tutte le Dolomiti, la val di Tires rimane ancora oggi un vero scrigno dei tesori per chi ama ciaspolare.
La passeggiata più appagante è - a nostro modo di vedere - quella che conduce a malga Haniger, una struttura recentemente ristrutturata e posizionata a 1943 metri di altitudine, letteralmente ai piedi delle pareti del Catinaccio e delle Torri di Vajolet.
La ciaspolata che vi arriva è mediamente impegnativa ma, con un po’ di allenamento, può essere portata a termine da tutti. Si alternano passaggi nel bosco a soleggiate radure, tratti in piano a strappi più impegnativi, momenti su sentiero ed altri su pista forestale.
La partenza più comoda è in località Runggun, a circa 1190 metri di quota, in corrispondenza del primo tornante della strada del passo Nigra, dopo San Cipriano...
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