Dall’acqua come elemento di vita per il settore agricolo e zootecnico, ai fiumi come risorsa energetica per un territorio che può e deve sfruttare sempre di più le fonti rinnovabili. L’ottava puntata di Impatto Zero, il viaggio di Cremona1 nel mondo della sostenibilità, indaga le potenzialità dell’Adda come serbatoio di elettricità per Edison, azienda che festeggia i 140 anni di attività puntando sulla decarbonizzazione. «È il nostro mantra»: spiega Davide Colucci, responsabile sviluppo idroelettrico di Edison, presentandoci l’evoluzione di una società tra le più antiche nel mercato energetico europeo e strettamente connessa al fiume Adda. A Pizzighettone sorge l’ultima centrale realizzata da Edison lungo un corso d’acqua ricco di siti idroelettrici. «L’idea di creare questo impianto – illustra Colucci – nasce dalla volontà di rendere quest’area un polo idroelettrico, vista anche la centrale già in esercizio sulla sponda di Maleo». «Sommando le capacità dei due impianti, arriviamo a 30 milioni di kilowattora prodotti, con un impatto ambientale nullo perché l’acqua scorre nel fiume senza ostacoli. Di fatto, viene presa in prestito e rilasciata pochi metri più a valle». Una costruzione, quella della centrale di Pizzighettone, che ha richiesto interventi anche imprevisti: «Nel corso dei lavori di realizzazione abbiamo trovato i resti di una fortificazione medievale, che sono stati poi oggetto di un’analisi approfondita della soprintendenza archeologica...
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