un cucciolo di campione
La Cremonese, la Sampdoria, la Juventus e l’Inghilterra
Voglio però ricordarti com’eri... I fiori del lutto stanno già appassendo, ma a quelli del ricordo non succede. E allora ecco come ricordo Luca. Non eravamo abbastanza vicini perché io abbia di lui ricordi extracalcistici, ma quelli che ho mi sono preziosi soprattutto perché ne traspare la dimensione personale.
Primavera dell’ottantuno, la Cremonese candidata alla promozione in B convoca in prima squadra un ragazzo, cognome e nome Vialli Gianluca, che deve ancora compiere i diciassette anni e gioca negli Allievi Nazionali di Mondonico. A occhio e croce, si direbbe che Vincenzi voglia portarsi a Parma una specie di mascotte. Altro che mascotte, lo scopriremo tutti alla svelta.
Per sapere qualcosa di quel cespuglio di capelli portato a spasso da due piedi nati per il pallone, Antonio Leoni spedisce il collaboratore a chiedere a Mondo (con il quale il caposervizio dello sport ha un rapporto piuttosto tellurico, trattandosi di due caratterini che ti raccomando) com’è che questo Vialli non ha ancora l’età per la Primavera ma per la prima squadra sì. E il tecnico risponde senza arricciare il baffo, come farebbe se stesse per per sfoderare una delle sue battute sarcastiche: nel ragazzo ha già riconosciuto uno della sua stessa razza, quella dei calciatori fuori categoria. Per lanciare uno così non è mai troppo presto. E chissà se è un caso, o non piuttosto una strizzata d’occhio del destino, se a mettere per primo quel nome nella distinta della prima squadra è Guido Vincenzi, vecchio fusto della Samp alla quale quel dieci maggio, senza sospettarlo sta facendo il più bel regalo della sua storia.
Di quel pomeriggio al Tardini qualcosa ricordo, qualcosa immagino. Quello che posso solo immaginare è la scena prima della partita, l’arbitro Giaffreda sta finendo l’appello nello spogliatoio grigiorosso. ‘Viali’, chiama lui. Risposta: ‘Gianluca, numero quattordici. Però scusi, è Vialli, con due elle’. Un cognome che anche gli arbitri, come tutto il mondo del pallone, impareranno alla svelta a pronunciare come si deve.
Invece il momento del debutto non ho bisogno di immaginarlo. Trentaseiesimo del secondo tempo, Parma zero Cremonese zero, bisogna provare a vincerla questa partita e Vincenzi dice ‘Dai Vialli, entri tu al posto di Bresolin’. ...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDì 19 GENNAIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
13/01/23Segue »
Gianluca Vialli,
Incredulità, dolore e cordoglio, ma anche amicizia, amore fraterno, ammirazione e gratitudine. Per il campione che ha raggiunto traguardi incredibili, certo, ma ...
un modello
nello sport
e nella vita -
Cremona 13/01/23Segue »
“È anche merito tuo
Gianluca Vialli: nel libro verità la cifra di un uomo coraggioso
se non ho mai mollato” - Segue »
-
26/07/24 14:40Segue »
Bergamo-Napoli,
Nuovo appuntamento con la rubrica Mostre o Oltre di Raffaella Colace
straordinario legame -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
26/07/24 15:41Segue »
Prestigio e reputazione, valore aggiunto
Simone Bergamini, da Mirandola all’Università Cattolica per formarsi alla Smea. «Attraverso il Master è possibile contribuire a sviluppare soluzioni innovative» -
05/07/24 15:02Segue »
«La mia classe, i professori e gli amici mi hanno
Papitchaya Youdyan, ragazza thailandese di 17 anni, racconta il progetto di scambio di Intercultura terminato fra Verolanuova e Cremona
fatto stare bene, aiutato tanto e non sono mai
stata lasciata da sola. Mi mancheranno» -
26/07/24 15:49Segue »
«Un lavoro difficile, che s’impara lentamente
Letizia Begotti, finalista alla borsa di studio intitolata al dottor vanni adami, si racconta
La mia idea sarebbe quella di fare oculistica»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.