Vivendo in un mondo globalizzato o, per meglio dire, interconnesso, sarebbe logico ed anche molto utile che fosse diffusa un’informazione storica riguardante i contesti territoriali più rilevanti dal punto di vista geo-politico ed economico. Ma non è così e, quindi, cercherò di fare una sintesi il più possibile semplice del processo storico che ha portato all’attuale guerra in Ucraina. Mi pare il caso di precisare il luogo, visto che di focolai di guerra nel pianeta se ne contano parecchi (10 in Africa, 5 in Asia, 4 in Europa).
L’IMPERO RUSSO
La storia dell’Ucraina è intrecciata a quella della formazione dell’impero russo: nell’Alto Medio Evo nasce il primo nucleo della Russia quando i Vareghi o Rus’ fondano uno stato che si estenderà fino all’Ucraina ed alla Bielorussia. Nel corso del Medio Evo lo stato cristianizzato si frammentò in molti feudi anche a causa delle invasioni tartare e solo all’inizio dell’Età Moderna con l’affermarsi del principato di Moscovia il potere centrale iniziò a controllare ed espandere il territorio. Per quanto energiche fossero le azioni di Ivan il Grande e di Ivan il Terribile, la nobiltà russa rimase di fatto ingovernabile e poco affidabile, consolidando un sistema di tipo feudale poco efficiente sia politicamente sia economicamente. Che nemmeno gli sforzi di Pietro il Grande e della zarina Caterina, nel Settecento, riuscirono ad eliminare. Il sistema feudale perdurò fino al 1861, quando fu abolita la servitù della gleba.
NEL ‘700 L’UCRAINA
VIENE ANNESSA ALLA RUSSIA
Nonostante l’arretratezza, la Russia zarista divenne una potenza militare e geopolitica, espandendo i confini e trattando ad armi pari con l’Impero Asburgico. L’Ucraina, rimasta sotto il dominio mongolo nel Medio Evo, in Età Moderna fu in parte conquistata dalla Polonia, mentre la Crimea rimase soggetta all’Impero Turco; nel Settecento l’Ucraina fu annessa alla Russia in occasione della spartizione della Polonia tra Russia e Impero Asburgico ed iniziò il processo di russificazione del territorio.
Per tutto il corso dell’Ottocento, pur espandendosi (guerra di Crimea nel 1853) l’Impero zarista risente della mancata attuazione delle riforme politiche (nessuna Costituzione, diritti umani negati), amministrative (burocrazia inefficace), sociali (sopravvivenza della servitù della gleba), economiche (infrastrutture carenti nonostante le ingenti risorse). La mancanza di riforme e la crisi generata dalla Prima Guerra Mondiale portano a tensioni e rivolte che culmineranno nel 1917 con la presa di potere dei bolscevichi...
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