e innovazione»
Con un primo posto incontrastato in provincia di Cremona e tra le scuole presenti nel raggio di 30 chilometri, il liceo classico “Racchetti-Da Vinci” di Crema racconta una storia di eccellenza che si basa sul connubio tra tradizione e innovazione. «Sono molto fiero e soddisfatto, perché da questi risultati emerge un lavoro di squadra» il preside Claudio Venturelli commenta così i risultati pubblicati nell’ultima classifica di Eduscopio. «Il liceo che ho l’onore di seguire ha la capacità di preparare in modo ottimo gli studenti agli studi universitari, e di questo la classifica ci ha dato atto». La preparazione non è una questione puramente accademica: è necessario puntare nella giusta direzione, capire cosa potenziare. «Il Racchetti non è un liceo rimasto al palo della tradizione», continua Venturelli. «Sa coniugare rigore e motivazione all’impegno, che definiscono forma mentis e metodo di lavoro, con l’innovazione di una scuola che si è evoluta negli ultimi 10-20 anni». Una scuola al passo con i tempi, che non solo prepara gli studenti al mondo del lavoro, «ma li rende cittadini attivi. Ragazzi impegnati intellettulamente, curiosi e motivati. Questo emerge in filigrana dai risultati di Eduscopio. Un risultato positivo è stato riscontrato anche dal liceo scientifico che, pur essendo al secondo posto, ha diminuito la forbice con la prima posizione, mantenuta dall’Aselli di Cremona». Il Racchetti-Da Vinci ha vissuto importanti cambiamenti, in quanto si tratta di una scuola nata dall’unificazione di due licei, avvenuta nel 2015. Un percorso non facile, che ha portato nel tempo ad una vera coesione delle due realtà. «Ci vuole qualche anno, perché questi accorpamenti vengano metabolizzati e per creare spirito di scuola unitaria e unica. Direi che ci siamo riusciti e sono molto contento anche dei progressi dello scientifico», evidenzia il dirigente....
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