Dall’emergenza sanitaria, «i vaccini e il Green pass sono gli strumenti milgiori che abbiamo ed è giuso rafforzare quest’ultimo», alla manovra di bilancio, che «va nella giusta direzione», sia per quanto attiene il taglio delle tasse, sia per gli strumenti volti a contrastare il calo demografico, anche se «risollevare il tasso di natalità nel nostro Paese richiederà molto tempo ed è un problema serissimo perchè ogni anno va in pensione il doppio delle persone che entrano nel mondo del lavoro». Nella consueta intervista mensile rilasciata a Mondo Padano, l’economista cremonese Carlo Cottarelli analizza le questioni di più stretta attualità, con uno sguardo rivolto alle tante sfide impegnative che attendono il’Italia nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Promossi, dunque, i provvedimenti assunti e la direzione tenuta dall’Esecutivo nel fronteggiare l’emergenza sanitaria, così come positiva viene considerata la decisione di intervenire su una riduzione delle tasse, partendo proprio dal cuneo fiscale. Cottarelli, nella sua analisi, si sofferma anche su due provvedimenti che «vanno bene», ma da cui sarà opportuno non aspettarsi dei miracoli: le risorse destinate al potenziamento degli asili nido e l’assegno unico familiare. «Per invertire un fenomeno che prosegue ininterrottamente da vent’anni servirebbero molte più risorse - spiega Cottarelli - e, in ogni caso, anche qualora gli italiani iniziassero a fare più figli, gli effetti si avrebbero fra vent’anni». Oggi, dunque, l’Italia si trova costretta a fronteggiare il dramma della denatalità senza avere a disposizione strumenti veramente efficaci ed è questo uno dei nodi più spinosi su cui la politica e la classe dirigente si dovranno interrogare e che saranno chiamate a gestire nel prossimo futuro...
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