«L‘Italia è l’unico Paese in Europa che ha istituzionalizzato il ritardo attraverso il cosiddetto decreto mille proroghe. Ma per essere credibili non basta assumersi degli impegni, bisogna anche rispettarli». Carlo Cottarelli, Direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, commenta il recente declassamento del rating italiano da parte dell’Agenzia Fitch che, a suo giudizio, deve essere per il nostro Paese uno stimolo a non deragliare dal piano di risanamento dei conti pubblici. Lo abbiamo contattato a Washington, dove vive e lavora, per una riflessione su questa fase così turbolenta per la politica europea, con uno sguardo sulla situazione italiana. Cottarelli concluderà il suo servizio al Fmi in anticipo di un anno e da ottobre sarà definitavamente in Italia: «Il mio futuro? Insegnerò alla Bocconi e mi piacerebbe dare vita ad un osservatorio sui conti pubblici italiani»...
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