Entra in vigore il prossimo 19 ottobre il nuovo sistema di certificazione elettronica per il monitoraggio delle importazioni dei prodotti biologici. In questa maniera l'Unione europea diventa leader mondiale nella tracciabilità di dati sul commercio di questi prodotti.
Questo sistema ha lo scopo precipuo di rafforzare le disposizioni in materia di sicurezza alimentare e ridurre il rischio di frode. Inoltre, ed anche questo aspetto di fondamentale importanza, riduce l'onere amministrativo degli operatori e delle autorità, fornendo al medesimo tempo maggiori certezze sui prodotti in questione.
Il Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan ha ricordato come "l'impegno sul rigore delle misure di certificazione e d'ispezione è una componente importante delle norme UE sulla sicurezza alimentare, grazie alle quali siamo diventati la migliore insegna dei prodotti alimentari nel mondo; ma dobbiamo continuare ad andare avanti per scoprire strade sempre nuove, per fare di più e meglio".
Con il nuovo sistema elettronico (TRACES) è possibile inserire i certificati di importazione; questo permette di agevolare gli scambi, poiché consente ai partner commerciali, ma anche e soprattutto alle autorità, di ottenere informazioni sul prodotto molto più facilmente e inoltre accelera le procedure amministrative. È un sistema efficace in quanto tiene traccia delle spedizioni.
Queste nuove disposizioni si collocano perfettamente in conformità a quelle che erano state le raccomandazioni della Corte dei conti europea e la richiesta degli Stati membri riguardo ad un più efficace monitoraggio dei prodotti biologici. Il regolamento di esecuzione (UE) della Commissione 2016/1842 modifica i precedenti regolamenti in materia di certificati di ispezione elettronici per i prodotti biologici e riguardo i requisiti per i prodotti biologici conservati o trasformati.
In effetti il mercato dei prodotti biologici è sempre più in espansione ed è per questo fondamentale darne una regolamentazione più specifica. Già nel 2012 si erano fatti gli sforzi in questo senso con il regolamento europeo n.1151, che prevedeva maggiore chiarezza riguardo gli schemi di qualità dell'UE, una nuova struttura per lo sviluppo di termini di qualità opzionale che indicassero le caratteristiche del prodotti in questione, l'introduzione dell'etichetta di "prodotti montani", maggiore chiarezza su controlli e strumenti di registrazione più veloci.
La regolamentazione attuale rafforza l'impegno dell'UE sul fronte della sicurezza alimentare e sulla qualità di prodotti, agevolando al medesimo tempo l'attività stessa dei protagonisti (produttori, consumatori e autorità) del mercato.
Valeria Ricca
Francesco Laera
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