La Scuola Edile Cremonese (ente paritetico per la formazione del settore edile della Provincia di Cremona) opera da anni in collegamento con le realtà del territorio che si occupano di sicurezza nei processi di lavoro del settore edile e con le parti sociali settoriali a livello provinciale.
L’attenzione della Scuola Edile Cremonese alla formazione dei lavoratori edili ha, nel tempo, evidenziato che alcuni processi di lavoro nei cantieri temporanei e mobili non riguardano solo le figure dell’edilizia ma anche lavoratori che fanno riferimento ad altri contratti di lavoro e che interagiscono nei medesimi contesti e processi.
Da qui la necessità di progettare alcune attività formative di “filiera”:
orizzontale (fra settori diversi che operano nei medesimi contesti)
verticale (fra figure diverse quali progettisti, coordinatori della sicurezza, titolari di imprese, responsabili e operatori)
per coordinare positivamente i processi di lavoro fra tutti coloro che, direttamente o indirettamente, intervengo negli stessi contesti.
In particolare, con questo progetto, si vuole intervenire sugli operatori che organizzano oppure che lavorano in ambienti confinati o a rischio di inquinamento.
Il Decreto Presidente della Repubblica 177 pone l’attenzione sulla formazione di tali lavoratori.
Per "ambienti confinati" si intendono tutti quegli ambienti circoscritti, aventi limitate aperture di accesso e ventilazione naturale sfavorevole, all`interno dei quali non è possibile escludere la formazione di sostanze nocive o di gas - quali silos, serbatoi e recipienti, cisterne su autocarri, cisterne interrate, vasche di raccolta, tombini, fogne, cunicoli, gallerie, stive di imbarcazioni e simili - in cui potrebbe verificarsi un evento incidentale tale da causare infortunio grave o con pericolo di morte. Alcuni luoghi sono immediatamente riconducibili a uno spazio confinato, mentre altri come, per esempio, le vasche degli impianti di depurazione non hanno dimensioni anguste, ma l’accumulo di sostanze tossiche sul fondo di tali vasche, e il conseguente sviluppo di gas nocivi durante le operazioni di pulizia, possono trasformarle in ambienti in cui è molto alto il rischio di avvelenamento.
Nella realtà provinciale di Cremona sono presenti realtà produttive che svolgono lavorazioni mediante attrezzature e impianti che prevedono la periodica manutenzione. Tale manutenzione è spesso affidata ad imprese terze che intervengo sugli impianti senza una adeguata formazione e prevenzione degli infortuni. Su questo tema la Scuola Edile Cremonese ha avviato alcuni contatti con imprese che nel prossimi mesi necessitano di una formazione specifica per i propri addetti e per gli operatori di società esterne appaltatrici di interventi specifici.
Nell’ambito del progetto si prevede di:
1) Sperimentazione del modello formativo (messo a punto dalla Scuola Edile Cremonese) per lavoratori (3 edizioni di 16 ore ciascuna) presso le imprese del territorio.
2) Diffusione del modello formativo fra titolari di imprese e professionisti del settore che devono organizzare e sorvegliare il lavoro in ambienti confinati (2 edizioni di 8 ore ciascuna)
In particolare saranno erogati i seguenti corsi:
AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO a carattere teorico pratico, durata 16 ore, rivolto a imprese del settore edile o di altri settori che devono fronteggiare la problematica degli ambienti confinati (3 edizioni);
ORGANIZZARE IL LAVORO IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO a carattere prevalentemente teorico, durata 8 ore, rivolto a titolari di imprese, RSPP, professionisti del territorio (in particolare architetti, geometri e ingegneri), coordinatori della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (2 edizioni.
INAIL Cremona collaborerà alla realizzazione dei corsi oltre che monitorando e valutando insieme alla Scuola le attività, attraverso apporti specialistici nell’ambito dei corsi per professionisti.
L’attività formativa sarà realizzata fra novembre 2013 e maggio 2014.
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