Sono imprese edili, di ristorazione e manifatturiere
Sono 2.622 e danno lavoro più di 5mila persone. Sono le imprese gestite da stranieri, un fenomeno in espansione anche all’ombra del Torrazzo, con l’eccezione del primo trimestre del 2013 quando, complice l’asprezza della crisi più grave dal dopoguerra, anche queste imprese, così arrembanti hanno sofferto, unica provincia con un saldo negativo in Lombardia. In una provincia che vanta poco più di 365 mila abitanti, la presenza di cittadini provenienti dall'estero è costantemente cresciuta nel corso degli anni: alla fine del 2011 gli stranieri residenti erano addirittura 42.041, in prevalenza provenienti da Romania, India e Marocco. Una presenza massiccia, dunque, che inizia ad avere un riflesso importante anche in ambito economico. Sono infatti sempre di più coloro che si mettono alla prova con un’attività imprenditoriale. Molti sono qui ormai da tantissimi anni, alcuni parlano addirittura il nostro dialetto e quasi tutti hanno figli a scuola. Una presenza che si percepisce a occhio soprattutto nel commercio dove tante attività, un tempo gestite da cremonesi, sono passate sotto il controllo di imprenditori stranieri. Proprio questo comparto, al secondo posto fra le preferenze alle spalle delle costruzioni, annovera in provincia di Cremona ben 572 attività che danno lavoro a 745 addetti. Sul primo gradino del podio, come si diceva l’edilizia con 1.201 aziende e 1.639 addetti. Il manifatturiero è invece in terza posizione con 228 imprese e 771 addetti. La presenza di imprenditori stranieri è particolarmente significativa anche nel settore dell’alloggio e della ristorazione con 209 imprese e 667 addetti.
Ma chi sono questi nuovi impreditori? C’è chi è giunto a Cremona perché in fuga dalla guerra o dalla povertà. Hanno lavorato sodo e alcuni hanno avuto successo. Mondo Padano ha incontrato tre di loro. Sono le storie di chi ce l'ha fatta: come la Valex, la Desla Inox e Corfu.
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