L'industria metalmeccanica lombarda non riesce e a vedere la fine del tunnel. Nel secondo semestre del 2013 altri 4.091 lavoratori hanno perso il posto, il 21,5% in più di sei mesi fa. Complessivamente, sono ben 2.270 le imprese colpite dalla crisi e 54.209 i lavoratori sospesi. E' quanto emerge dal 36° rapporto semestrale sulle situazioni di crisi, presentato questa mattina a Milano dalla Fim Lombardia, il sindacato della Cisl del settore metalmeccanico. L'Osservatorio sulle situazioni di crisi della Fim regionale rileva sistematicamente i dati nelle circa 7.000 aziende industriali e con oltre 550.000 lavoratori della regione.
La situazione nelle diverse province - I territori maggiormente coinvolti nel semestre sono quelli di Brescia (20,68% delle sospensioni) Milano (17,66%), Bergamo (16,63%), Brianza (12,22%). Queste aree vedono la presenza di insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale. Le imprese di medie-piccole dimensioni sono storicamente radicate in tutti i territori.
La provincia di Cremona – All'ombra del Torrazzo sono 79 le aziende interessate a vario titolo dalla crisi del settore, imprese che danno lavoro complessivamente a 1.832 persone. Di questi 1.198 sono interessati dagli ammortizzatori sociali: 755 lavoratori si trovano in cassa integrazione ordinaria, 314 in cassa integrazione straordinaria e 129 in mobilità.
Numeri importanti ma che, fortunatamente, vedono il nostro territorio al terz'ultimo posto nella graduatoria regionale fra quelli colpiti dalla crisi. Il nostro territorio è preceduto solamente da Sondrio, la provincia meno sofferente, e Lodi.
I contratti di solidarietà – Utilizzati per fronteggiare le crisi occupazionali e le espulsioni dal processo produttivo, vedono interessati in particolare il territorio di Brescia, Brianza, Lecco, La cassa in deroga coinvolge pressoché tutti i territori, in particolare le piccole imprese. Le cessazioni di attività sono rilevanti nell'area di Bergamo, Milano, Pavia e Mantova.
In provincia di Cremona l'utilizzo di questa tipologia contrattuale interessa un'azienda metalmeccanica con il coinvolgimento di 69 lavoratori. Le aziende che usufruiscono della cassa in deroga sono 54 e vedono coinvolti 210 lavoratori. Un'azienda risulta aver cessato l'attività con il licenziamento di 82 lavoratori.
IL QUADRO IN LOMBARDIA
“La situazione è sempre più drammatica – afferma Nicola Alberta, segretario generale della Fim Cisl Lombardia -. Occorre un piano concreto della Regione e del governo per delineare politiche industriali e settoriali di sostegno e per l'attuazione di politiche del lavoro”. “In particolare va ripristinata l'integrazione all'80% dei contratti di solidarietà, che la legge di stabilità ha ridotto al 70%, per incentivare sempre più questo strumento di conservazione del lavoro - aggiunge -. Ma occorre anche attuare strategie di sviluppo e di dotazione infrastrutturale, per rafforzare il settore manifatturiero, favorire l'accesso al credito per gli investimenti industriali e le innovazioni, e garantire la sostenibilità. Vanno in questa direzione i confronti avviati in sede regionale e nazionale sui settori dell'Ict, dell'elettronica e degli elettrodomestici, ma occorre fare di più”.
Il Rapporto Fim Lombardia evidenzia un aumento della cassa integrazione straordinaria, sia nel semestre (+6,84%) che nel dato tendenziale annuo (+9,92%), e della mobilità che nel semestre interessa 4.091 lavoratori di 209 aziende, contro i 3.368 addetti e le 173 imprese del periodo precedente. “Complessivamente – sottolinea Alberta - nel 2013 i licenziamenti nelle aziende metalmeccaniche sono stati 7.459, segno persistente della crisi che colpisce le piccole imprese ma anche della deresponsabilizzazione di diverse aziende rispetto all’impatto sociale”.
Da segnalare l'aumento nell'utilizzo dei contratti di solidarietà: 74 aziende e 9.398 lavoratori nell'ultimo semestre. Sono quindi ben 262 gli accordi di solidarietà stipulati nel biennio, per 26.995 lavoratori, che consentono di salvare oltre 9.000 posti di lavoro e segnano il consolidarsi di questo importante strumento di tutela dell'occupazione, dopo anni di diffidenza delle imprese.
I territori maggiormente colpiti dalla crisi nel semestre sono quelli di Brescia (20,68% delle sospensioni) Milano (17,66%), Bergamo (16,63%), Brianza (12,22%). Queste aree vedono la presenza di insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale. Le imprese di medie-piccole dimensioni sono storicamente radicate in tutti i territori. I contratti di solidarietà interessano in particolare il territorio di Brescia, Brianza, Lecco. La cassa in deroga coinvolge pressoché tutti i territori, in particolare le piccole imprese. Le cessazioni di attività sono rilevanti nell'area di Bergamo, Milano, Pavia e Mantova.
Infine, il dato della distribuzione della crisi nelle diverse classi mostra l'incidenza rilevante delle sospensioni in moltissime piccole aziende (sono 2.130 le realtà interessate sotto i 100 dipendenti, rispetto alle 140 sopra i 100 addetti), che vede pesare in modo significativo sia la cassa integrazione ordinaria (71,97%), sia la cassa integrazione straordinaria (42,12%), sia la mobilità (49,23%).
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
05/02/14Segue »
Disoccupazione, è ancora record
Nel 2013 presentate 8 mila 590 domande. E a gennaio il trend è lo stesso. Donata Bertoletti, segretario Cgil, lancia l’allarme: «Serve un piano straordinario per il lavoro. La povertà investe non solo chi perde il posto, ma anche chi ha la fortuna di ritrovarlo. Accantoniamo le nostre divisioni» -
06/02/14Segue »
La gelata dei consumi colpisce anche ristoranti e pizzerie
Incassi degli esercizi diminuiti anche del 30 per cento. I giovani spendono sempre meno. I gestori: «L’unica certezza sono i quarantenni e i cinquantenni». In provincia attive 629 attività che danno lavoro a oltre 3 mila persone. Fugazza (Fipe): «Stiamo facendo un grande sforzo»
-
02/05/25 13:13Segue »
Vite da disertori,
Nuovo appuntamento con Microcosmi, itinerari di lettura
in fuga dagli alibi -
25/04/25 16:50Segue »
Formazione ampia, laboratori utilissimi
Federico Tessoni, il diploma da perito agrario e l’Istituto Academy, si racconta: «Scelta ideale per specializzarsi, ma anche per chi intende riqualificarsi» -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
02/05/25 12:20Segue »
«Questo corso, un’occasione perfetta
Chiara Costa, iscritta ad Agricultural and Food Economics alla Cattolica
per ampliare il mio background» -
30/01/25 22:30Segue »
Web e minori, quei pericoli da conoscere
Una guida pratica per i genitori e gli insegnanti ai rischi connessi all'uso di Internet e dei Social da parte dei giovani. In abbinata a Mondo Padano in edicola fino al 6 febbraio: tutto quello che c’è da sapere su social, dipendenza dalla rete, cyberbullismo, perdita di privacy.
IN ALLEGATO LA GUIDA COMPLETA "INTERNET E MINORI" -
30/04/25 23:28Segue »
«A contatto col mondo dell’audio»
L'intervista - Marcello Grati, neo laureato in Music and Acoustic Engineering al Politecnico: «Da sempre la mia passione: suonando, come fonico o semplice ascoltatore»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.