Nel secondo anno pastorale che la Chiesa cremonese focalizza sulla scuola, con le linee pastorali 2012/2014 “Per una scuola che educa e genera cultura”, è proprio in un liceo che è stata celebrata la tradizionale Messa natalizia per il mondo del lavoro presieduta dal vescovo Dante Lafranconi.
La liturgia ha avuto luogo oggi, sabato 21 dicembre, alle ore 15.30, presso il liceo classico e scientifico “Vida”, di via Milano 5, a Cremona. Alla Messa sono state invitate a partecipare tutte le componenti del mondo dell’impresa e del lavoro, con i rappresentanti delle diverse categorie, gli imprenditori, i lavoratori e le forze sindacali. Ma quest’anno un particolare invito è stato rivolto ai dirigenti, ai docenti e al personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) operante nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio diocesano. Si tratta complessivamente di oltre 250 plessi scolastici che vedono la presenza, tra scuole statali e paritarie, di circa 42.700 alunni, quasi 3.700 docenti e un migliaio di lavoratori nel personale ATA.
L’iniziativa è promossa come sempre dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da Sante Mussetola, quest’anno in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, coordinato da don Claudio Anselmi, e l’Ufficio scolastico di Cremona, guidato dalla dirigente Francesca Bianchessi.
«Il Natale – spiega don Irvano Maglia, delegato episcopale per la Pastorale – per i cristiani è celebrazione di Dio che si fa uomo, che si fa solidale in tutto con l’umanità. Per questo, nel suo ripetersi annuale, questa celebrazione eucaristica manifesta la vicinanza della Chiesa, e nello specifico di quella cremonese, a tutto ciò che è autenticamente umano, tra cui il lavoro». «La Diocesi di Cremona, con il suo Vescovo, – precisa ancora il sacerdote – unisce con i legami della fede e della solidarietà donne e uomini impegnati nel mondo dell'imprenditoria, delle professioni e del lavoro, e vuole essere solidale con i progetti, le speranze e le difficoltà che in questi ambiti si incontrano nel nostro territorio. Queste ultime si sono fatte sempre maggiori, soprattutto per la mancanza di lavoro, che tocca in modo drammatico le nuove generazioni. Il bisogno di lavoro chiede nuova imprenditorialità, e questa nuovi investimenti di capitale umano, d’inventiva e innovazione, oltre che economici. La Chiesa cremonese vuole essere vicina e accompagnare con la sua stima coloro che rispondono al bisogno della società e dei giovani di lavoro, investendo intelligenza e beni economici per aumentare le potenzialità lavorative del territorio».
«La celebrazione eucaristica dedicata quest’anno al mondo della scuola – evidenzia Francesca Bianchessi, dirigente dell’Ufficio territoriale di Cremona – dimostra la vicinanza della Chiesa cremonese alle Scuole, Istituzioni e luoghi di vita imprescindibili per la formazione umana, civile e culturale dei giovani. Sottolinea inoltre la “simpatia” della Chiesa cremonese ai lavoratori del mondo della scuola (dirigenti, docenti, personale ATA) per il loro ruolo, diversificato per competenze, ma convergente nella definizione e significatività della comunità educante della scuola a favore degli alunni, anch’essi lavoratori del mondo della scuola». «Questa occasione – prosegue la dirigente – consente di cogliere l’attenzione della Chiesa rispetto alla “sfida educativa” che interpella la nostra società e vede in prima linea la scuola. Inoltre conferma la solidarietà della Chiesa nei confronti degli insegnanti, figure decisive per il percorso formativo-educativo, di apprendimento dei saperi e di crescita culturale degli alunni, in un tempo di crisi dell’educazione, in un contesto contrassegnato dalla complessità e dalla pluralità dei punti di riferimento, in un momento caratterizzato da difficoltà economica, ma anche etica e sociale del nostro Paese».
«Questa celebrazione – prosegue la dott.ssa Bianchessi – ripropone all’attenzione di quanti hanno a cuore il futuro delle nuove generazione alcuni aspetti importanti che ci interpellano come cittadini e persone attente al bene di tutti. Anzitutto il compito educativo: cioè l’attenzione per la persona nella sua interezza, per la sua crescita in umanità, in consapevolezza, capacità e disponibilità a partecipare alla vita della società; quindi la scuola come comunità educante a servizio della persona, a partire dagli alunni, con l’obiettivo di far maturare un senso autentico di responsabilità per non essere succubi di modelli imposti da una società massificante, ma conquistare la libertà interiore e il coraggio di andare anche controcorrente; infine il ruolo degli insegnanti come maestri e testimoni, creativi ed appassionati, capaci di inventare risposte nuove ai problemi del tempo, attraverso la dedizione e la forza dei valori, impegnati a costruire reti di solidarietà educativa tra tutte le agenzie educative».
«Questo incontro – conclude la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – che coinvolge la Chiesa cremonese e le Scuole della diocesi di Cremona è un dono prezioso: soddisfa il desiderio di condividere la Speranza che il Natale di Gesù offre all’uomo e al mondo di oggi».
«La scelta – precisa Sante Mussetola, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro – di celebrare la Messa natalizia per il mondo del lavoro in una scuola, in sintonia con i programmi pastorali della Diocesi di questi anni, sarà occasione per ribadire l’importanza del tema dell’educazione e quale ruolo determinante gioca la scuola nell’ambito della nostra società. È soprattutto con i “lavoratori della scuola” che è necessario un ponte, un dialogo, una collaborazione. L’alleanza famiglia-scuola è un fatto strategico per il futuro delle nuove generazioni, che può andare oltre l’apprendimento delle cose: può generare più solidarietà tra le generazioni, dare loro una speranza di una convivenza migliore, una capacità autonoma di discernimento dei fatti, una vita di lavoro fuori dalla precarietà. Quindi creare cultura con l’educazione». «Per questo – conclude Sante Mussetola – la scuola non può essere neutra, ma può e deve portare a ragionare e a educare ai valori che da sempre considerano la centralità della persona senza distinzioni di genere, di razza, di censo».
A ospitare quest’anno la Messa natalizia per il mondo del lavoro è il liceo Vida. Il Classico, presente all’interno del Seminario di Cremona da parecchie decine d’anni, ha ottenuto la parità nel 2001. Dal 2006 è presente anche il liceo scientifico per il liceo classico. «La sfida – spiega la dirigente Roberta Balzarini – è aggiornare la scuola, che in concreto significa un approccio nuovo nella didattica, nella interdisciplinarietà». Così ha preso forma l’idea di un liceo modulare, ovvero usando il 12% circa del monte ore del percorso scolastico per quattro settimane in cui l’alunno sceglie i moduli che più gli interessano, così da approfondire argomenti che lo incuriosiscono. «L’idea di fondo – precisa ancora la dirigente – è che la scuola debba arricchire la persona, sviluppando i talenti, la creatività di ciascuno. Questo sfida si realizza con la sinergia della tre componenti della scuola: gli studenti, i genitori e i docenti. Il progetto del “Vida” è formare delle persone critiche, attente alla complessità della realtà odierna e capaci di leggerla».
La celebrazione del 21 dicembre al liceo Vida – La Messa del 21 dicembre, ospitata dal liceo classico e scientifico “Vida”, è stata celebrata nella cappella superiore della struttura di via Milano 5, storica sede del Seminario di Cremona. Ad accogliere il Vescovo la preside del liceo Vida, la prof.ssa Roberta Balzarini, insieme alla dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, la dott.ssa Francesca Bianchessi. Accanto al Vescovo hanno concelebrato il delegato episcopale per la Pastorale, don Irvano Maglia; il responsabile diocesano dell’Ufficio scuola, don Claudio Anselmi; e diversi sacerdoti che operano in ambito scolastico. Oltre a dirigenti, insegnanti e personale ATA erano presenti le componenti del panorama lavorativo e del mondo del volontariato. Ad animare la liturgia il coro del Liceo musicale “Antonio Stradivari” di Cremona diretto dal maestro Pietro Triacchini. Le offerte raccolte durante la celebrazione saranno destinate alla carità del Vescovo. Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco offerto dal liceo Vida.
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