Pari in rimonta per i grigiorossi
nella trasferta a Pordenone
PORDENONE-CREMONESE 1-1
PORDENONE (4-3-3): Tomei; Cosner, Stefani, Marchi, De Agostini; Mandorlini, Pederzoli, Pasa; Cattaneo (81' Finocchio), De Cenco (67' Valente), Strizzolo. All.: Tedino.
CREMONESE (3-4-3): Ravaglia; Zullo, Briganti, Marconi; Guglielmotti (67' Formiconi), Bianchi, Rosso, Crialese; Maiorino (81' Perpetuini), Magnaghi (64' Forte), Brighenti.
ARBITRO: Andreini di Forlì.
RETI: 9' Mandorlini, 74' Forte
AMMONITI: Marconi, Pederzoli, De Cenco, Zullo, Finocchio
Ancora un cambio al via per mister Pea che toglie riferimenti alla formazione avversaria e si presenta in trasferta con il 3-4-3. Turnover in difesa con Zullo che torna titolare mentre Russo per la prima volta parte dalla panchina; in attacco dal 1' si rivede Magnaghi, con Brighenti e Maiorino.
L'inizio è però in salita. Il Pordenone inizia forte e al 9', su un corner da destra di Pederzoli, Crialese scivola e lascia a Mandorlini la libertà di colpire di testa e battere Ravaglia per il vantaggio neroverde.
La Cremo fatica a oprganizzare la controffensiva. Al 18' ci prova Brighenti, dopo la discesa di bianchi. La deviazione in corsa del capitano viene però chiuso in angolo. Sugli sviluppi Guglielmotti non arriva per un soffio sul pallone che taglia l'area di porta.
Quando il Pordenone riparte però è pericoloso: al 24' Ravaglia deve distendersi per ribattere in tuffo il diagonale mancino di De Cenco.
La Cremo fatica ad impostare e per Brighenti e compagni non si contano palloni giocabili. Al 37' giallo per Marconi, primo ammonito del match per un intervento in ritardo su Mandorlini. Al 40', così, è ancora la squadra di casa a rendersi insidiosa con un cross di De Agostini dalla sinistra su cui De Cenco arriva in ritardo nel cuore dell'area grigiorossa.
Al 42' buona combinazione sulla mancina tra Crialese e Bianchi: il centrocampista serve in area Magnaghi che va al tiro ma trova l'opposizione di un difensore neroverde. Scade il tempo regolamentare e si continua fino al 46'. Giusto il tempo per annotare il giallo a Pederzoli (fallo di mano).
Nella ripresa Pea presenta lo stesso undici ma il piglio è diverso. I grigiorossi partono attaccando a testa bassa. Al 49' Zullo insacca ma la rete viene annullata per un fallo (dubbio) a centro area. Vane le proteste del difensore.
Al 58' serve però un doppio miracolo di Ravaglia, bravissimo nel respingere in rasoterra diagonale di Pasa e poi superlativo nel ripetersi, a una mano, sull'acrobazia a botta sicura di De Cenco da due passi. Il numero uno tiene in partita i grigiorossi.
Dopo l'ora di gioco i primi movimenti dalle panchine: al 64' Pea lancia Forte, staffetta con Magnaghi; tre minuti dopo Valente dà il cambio De Cenco, poi (al 69') finisce anche la partita di Guglielmotti, un po' in ombra, sostituito da Formiconi, che al 71' mette al centro un buon pallone per Brighenti, anticipato di un soffio da Stefani all'altezza del primo palo.
Il cambio giusto però è il primo: è Forte infatti a firmare il pareggio al 74'. Cross di Formiconi, esce male Tomei che mette il pallone sul sinistro di Maiorino. Il tiro del fantasista non è granché ma l'attaccante neo-entrato è sulla traiettoria e in tuffo insacca.
Il Pordenone non ci sta e al 78' De Agostini scalda i guantoni di Ravaglia con un sinistro potente dal limite, ma l'estremo grigiorosso non si fa sorprendere.
All'81' Tedino inserisce l'ex Finocchio al posto di cattaneo. Pea risponde subito con Perpetuini per Maiorino tornando al 3-5-2. All'85' ammonito Zullo per un'entrata scomposta su Pasa.
All'89' è ancora Ravaglia, però, a salvare la Cremo con un altro intervento prodigioso su Valente, che si era liberato pericolosamente al tiro.
Sull'altro fronte ancora attivo Formiconi che si libera a destra, il suo cross però è troppo sul portiere.
Al 3' di recupero il pordenone guadagna un angolo: Ravaglia è sul pallone, De Agostini gli fara addosso e insacca, ma il gioco è fermo per la carica sul numero uno grigiorosso.
E' l'ultimo sussulto. la Gara si chiude così, con il terzo pareggio su tre trasferte per la Cremonese.
© Riproduzione riservata
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