Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta, poi confluito in Cremona Antiqua e oggi il maestro Antonio Greco pur con salde radici nella tradizione polifonica di Cremona può vantare un percorso in continua ascesa come musicista e direttore d’orchestra, prestigiose collaborazioni ed esibizioni su importanti palcoscenici nazionali e internazionali. Direttore musicale principale del “Monteverdi Festival” - l’edizione 2024 andrà in scena dal 14 al 23 giugno -, l’anno scorso del Divin Claudio ha diretto L’Incoronazione di Poppea, miglior opera dell’anno secondo il Sole 24 ore.
Maestro Greco, nel 1993, giovanissimo, ha fondato il Costanzo Porta, approfondendo da subito la musica barocca anche attraverso gli strumenti originali. Quella che poteva sembrare una scelta azzardata, si è rivelata invece una felice intuizione...
«Più che un’intuizione è stata una necessità perché mi sono sentito “chiamato” da questa musica, che mi è piaciuta da subito. Da bambino avevo iniziato suonando il pianoforte, era bellissimo, ho avuto dei momenti di totale amore per lo strumento ma non sufficienti da farmi pensare di dedicarmi totalmente a questo mestiere. Poi, invece, verso i 14-15 anni ho scoperto la polifonia e Monteverdi, Palestrina, Bach... è stato un richiamo fortissimo e, dunque, direi che sono approdato lì per necessità...».
In questi trent’anni vi siete esibiti su importanti palcoscenici, collezionato partecipazioni a importanti Festival e ha conosciuto grandi musicisti. Quali sono stati gli incontri più importanti della sua carriera e cosa le hanno insegnato?
«Sul piano professionale, ci sono stati più incontri con Maestri che mi hanno indicato un pezzetto della mia strada. Sicuramente Sir John Eliot Gardiner, Maestro con il quale ho collaborato per diversi anni, sono stato suo assistente e l’ho seguito in (...)».
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