Trent’anni fa il termine “vasche” simboleggiava un rito obbligatorio, col suo peregrinare avanti e indietro tra Corso Campi e Galleria XXV aprile che equivaleva a dire, per i giovani di allora, «esisto anch’io». Un luogo di incontro, la “vasca”, itinerante e sempre uguale, fatto del desiderio di avvicinare “quella” o quello” per far nascere chissà quale storia.
L’evento in programma stasera proverà a restituire quel senso di attrattiva irresistibile che la Galleria aveva un tempo. «Un modo per dire che la Galleria riparte», dice con altre parole Cristina Gastaldi («Ma mi conoscono di più col cognome Generali»), titolare del “Pane & amore e… Bistrot”, ideatrice de “Le vasche rosa in Galleria”, iniziativa a cui hanno contribuito un po’ tutti gli esercenti con vetrina sotto il grande edificio anni Trenta. Via, dunque, stasera, ma con repliche in altri tre venerdì da qui a settembre. Il tentativo è (ri)fare della Galleria un punto di ritrovo e di festa originale: 29 luglio, 12 agosto e 9 settembre. La formula è un mix di tradizione e novità: “Disco-shopping-cibo”. Ovvero: musica da ballare (con una soluzione innovativa); possibilità di fare acquisti con negozi aperti fino a tarda ora; degustazione di piatti tipici e freschi.
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Cristiano Guarneri

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