«Non ho visto grosse difficoltà», confida Daniela Romoli, al suo primo anno da Dirigente scolastico al Polo Romani di Casalmaggiore. Preceduta dal faticoso periodo degli scrutini, la maturità si avvicina anche per gli studenti dell’Istituto di via Trento, la cui intitolazione all’abate Giovanni Romani risale al 1847. Quest’anno la maturità somiglia un po’ di più a quella che è sempre stata, dopo le (giuste) mutazioni imposte da Covid e didattica a distanza. Di questo parliamo con Romoli, in una delle rare pause che si concede dentro giornate divise tra consigli di classe ed esami di concorso. «La possibilità di avere una Commissione esaminatrice composta dai propri insegnanti, con il solo presidente esterno, mette i ragazzi a proprio agio – dice la Dirigente –. Così come è rassicurante, per loro, che la seconda prova scritta non sia ministeriale ma elaborata dalla Commissione in base al programma svolto durante l’anno. (...)

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Cristiano Guarneri

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