Da domenica 9 gennaio il nuovo farmaco antivirale “Molnupiravir” contro il Covid-19 è in uso presso l’Asst Cremona. Consegnato nel fine settimana presso la Farmacia dell’ospedale, negli scorsi giorni è stato somministrato per la prima volta a due pazienti – un uomo e una donna, entrambi vaccinati – selezionati in base alle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Come spiega il direttore dell’U.O. Malattie Infettive Angelo Pan, «Si tratta di pazienti con infezione precoce (non più di 5 giorni), sintomi lievi e con fattori di rischio per un covid grave, che quindi potrebbe richiedere il ricovero in ospedale. È un farmaco relativamente potente, che permette di ridurre del 30 per cento i ricoveri ospedalieri e del 90 per cento i decessi per Covid. Oltre al Molnupiravir, all’Asst Cremona è in uso il farmaco Rendesivir - in una nuova indicazione per il trattamento dell’infezione precoce – che è in grado di ridurre i ricoveri dell’87 per cento».
Secondo l’infettivologo, le prime somministrazioni stanno dando buoni risultati: «È ancora presto per avere dati sull’efficacia – prosegue – I farmaci che avremo a disposizione ci permetteranno di monitorare al meglio i pazienti, ma questo non vuol dire che si debba smettere di vaccinarsi. Per curare questa infezione abbiamo bisogno di strategie diverse: prima di tutto è importante limitare il più possibile la diffusione del virus, utilizzando i dispositivi di protezione individuale. È necessario il vaccino, che riduce in maniera notevole il rischio di morte e protegge dalla malattia severa».
Come conferma il direttore dell’U.O. Malattie infettive, altri farmaci antivirali contro il Covid-19 saranno disponibili in tempi relativamente brevi: «È importante che la ricerca prosegua spedita – aggiunge Pan – la disponibilità di un nuovo farmaco sta ad indicare l’enorme sforzo che a livello mondiale si sta facendo per identificare terapie efficaci in grado di curare questa infezione».
MOLNUPIRAVIR: il farmaco in sintesi
· Approvato il 22 dicembre 2021 dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), il nuovo farmaco antivirale contro il Covid-19 Molnupiravir (il cui nome commerciale è Lagevrio) impedisce al virus di moltiplicarsi all’interno dell’organismo della persona contagiata. Può risultare utile per quelle categorie di persone che non possono essere vaccinate o che non rispondono bene all'immunizzazione, ma non esclude né sostituisce la vaccinazione, che invece agisce sul sistema immunitario rendendolo in grado di difendersi in modo autonomo dalle forme più gravi dell’infezione virale.
· È destinato a soggetti con malattia lieve-moderata, che presentano almeno un fattore di rischio associato all'evoluzione verso forme severe di Covid-19. Se assunto in tempi brevi (entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi) serve a prevenire oltre il 30 per cento dei casi gravi - e quindi dei ricoveri - tra coloro che risultano positivi al virus. Il trattamento farmacologico ha un’efficacia relativa e una durata d’azione limitata nel tempo (in pochi giorni viene metabolizzato e scompare dall'organismo).
· La prescrizione può essere effettuata solo dagli infettivologi o medici riconosciuti e abilitati dalla Regione cui seguirà la distribuzione del farmaco all’unità operativa o al paziente (solo in caso di cure domiciliari), disponibile solo presso la farmacia ospedaliera.
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