In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, si è tenuto ieri l’incontro in streaming #LaCuradelleParole” durante il quale è stato presentato il Manifesto della comunicazione non ostile nella traduzione in linguaggio Easy to Read - facile da leggere e da capire. L’evento è stato organizzato dal Comune di Cremona – Sportello Antidiscriminazioni, Anffas Cremona Onlus, Coop. Sociale Ventaglio Blu, con la partecipazione di Parole O_Stili, l’associazione triestina che ha dato vita al Manifesto e ne promuove la diffusione.
Il Manifesto della comunicazione non ostile, che l’Amministrazione Comunale ha sottoscritto lo scorso luglio, è una carta che elenca dieci principi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete, con lo scopo di favorire comportamenti rispettosi e civili in un mondo virtuale che deve diventare un luogo meno violento, accogliente e sicuro per tutti.
Con questa traduzione in linguaggio “Easy to read”, realizzata da Anffas Cremona Onlus e Cooperativa Ventaglio Blu, il documento diventa accessibile anche alle persone con disabilità intellettiva che molto spesso, oltre ad essere escluse dall’accesso alle informazioni, sono soggette a discriminazioni proprio in Rete.
All'incontro sono intervenuti Rosita Viola, Assessora alle Politiche Sociali e Fragilità, Rosy Russo, Presidente dell'Associazione Parole O_Stili, Amedeo Diotti, Presidente di Anffas Cremona Onlus, e Darìo Garzaròn Calderero, referente dei progetti Easy to read per coop. Ventaglio Blu.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del Festival dei Diritti 2020, organizzato da CSV Lombardia Sud, il cui tema è quest’anno #LaCura, è stata organizzata e coordinata da Elena Bergamaschi, responsabile dello Sportello Antidiscriminazioni – Comune di Cremona.
“Con la presentazione del Manifesto della comunicazione non ostile in versione ‘Easy to read’ - dichiara l'Assessora Rosita Viola - si intrecciano percorsi e progettualità diverse per le quali il Comune di Cremona sta lavorando da tempo. La promozione del Manifesto a cui abbiamo aderito per contrastare gli hate speech, semplici principi per agire una modalità diversa di comunicazione. Il Manifesto, come ci ha spiegato Rosy Russo, nasce come risposta propositiva all'aumento della violenza verbale in rete. E’ frutto di un lavoro collettivo così come le diverse versioni e traduzioni rese possibili grazie alla partecipazione attiva di enti, associazioni ed imprese. Con la traduzione in linguaggio ‘Easy to read’, si continua e si aggiunge alle tante azioni per costruire insieme una città per tutti, perché il documento diventa accessibile per più persone, anche con disabilità intellettiva che molto spesso, oltre ad essere escluse dall’accesso alle informazioni, sono soggette a discriminazioni e a violenze. Infine il contesto scelto per la presentazione, il Festival dei Diritti, rappresenta l'impegno per un lavoro quotidiano affinché vengano rispettati i diritti umani. Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire - scriveva Alda Merini, C'è bisogno, soprattutto in questo periodo storico dove molto spesso si scrive sui social e non solo, senza vedere l'impatto talvolta devastante sulle persone, di avere cura delle parole”.
“Il linguaggio Easy to read, ha caratteristiche e funzionalità non solo per le persone con disabilità intellettiva ma anche con chi ha poca dimestichezza con l'italiano o una bassa scolarizzazione. Un linguaggio che non semplifica le informazioni, ma anzi le approfondisce e le rende più facili da comprendere”, ha dichiarato Darìo Garzaròn Calderero nell'intervento di presentazione del Manifesto tradotto.
Da parte sua Amedeo Diotti ha sottolineato l’impegno di Anffas Cremona sui vari aspetti della qualità della vita delle persone con disabilità, sull'accessibilità delle informazioni e le iniziative messe in campo sulla correttezza del linguaggio riferito alle persone con disabilità. Significativo il riferimento alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che richiama la centralità della persona, i cui diritti rispetto alla dignità e autodeterminazione sono uguali a quelli di tutti. “La disabilità - ha infine detto Diotti - è una condizione che, anche in maniera temporanea, tutti possiamo sperimentare”.
Il video dell'incontro è disponibile sulla pagina Facebook dello Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Cremona.
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