Lo smart working è una realtà anche nella Pubblica amministrazione. Con la circolare n.1 del 4 marzo 2020, il Ministero della Pubblica Amministrazione ha dato una accelerazione alla adozione di soluzioni lavorative flessibili anche negli uffici pubblici. Da qualche mese infatti erano in atto in vari uffici di varie amministrazioni, locali e nazionali, vari esperimenti che però riguardavano per lo più particolari categorie di lavoratori pubblici in possesso di alcuni requisiti, quali anzianità di servizio, particolare situazione famigliare, residenza lontana dal luogo di lavoro. L´articolo 14 della legge 7 agosto 2015, n.124 ha obbligato le amministrazioni pubbliche ad adottare, considerando però i limiti delle risorse disponibili e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubbliche, talune misure dirette a facilitare l´accesso allo smart working di almeno il 10% dei dipendenti entro tre anni senza alcuna penalizzazione salariale o di carriera...
Valentina Cattivelli
Ricercatrice presso l’EURAC Research Centre
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