La Cooperativa cremonese nata nel 1900, il 5 Febbraio compirà 120 anni, orgogliosa di essere uno dei pochi marchi storici dell’agroalimentare rimasto italiano e indipendente, di essere enormemente cresciuta con salde radici nel suo territorio insieme ai propri soci e di aver generato grande incremento occupazionale nell’amata terra lombarda. Con 186 stalle e circa 55.000 vacche, produce oltre il 10% del latte lombardo che a sua volta rappresenta quasi il 5% del latte nazionale. La produzione di latte del 2019, infatti, ha quasi toccato le 500.000 tonnellate.
Latteria Soresina nello scorso Dicembre 2019 ha realizzato, insieme ai propri soci, una grande operazione di capitalizzazione, portando il proprio capitale sociale da € 12.179.650 ad oltre € 38.600.000. Questa operazione dimostra grande responsabilità e capacità dei soci di pensare per tempo a porre nuove basi, per quel che riguarda in primis la strategia finanziaria, in mercati che cambiano ad alta velocità e che richiedono alle imprese di essere veloci e proattive nell’interpretazione degli scenari futuri, al fine di essere sempre più competitive.
Spiega il presidente Tiziano Fusar Poli: «Stiamo parlando di una grandissima operazione. Triplicando il Capitale Sociale Latteria Soresina ha alzato l’asticella della sicurezza garantendosi a livello globale un futuro estremamente competitivo. Utilizzando una metafora marina, le vele vanno sistemate ed adattate alla dimensione della barca quando si è in porto e con mare calmo, perché il mare mosso e le tempeste fanno parte del percorso, arrivano prima o poi, e vanno affrontate nella massima sicurezza».
Questa decisione si concretizza, inoltre, con una modifica dello statuto, nella quale l’entità della sottoscrizione dell’aumento di capitale, approvata con grande lungimiranza dai soci, passa da € 25 alla tonnellata a € 85 alla tonnellata. L’ulteriore aspetto positivo e di prospettiva è che, per il futuro, l’apporto di tale capitale sarà mantenuto sul latte incrementale, rispetto ad un definito riferimento mobile. Tale modalità permetterà di mantenere nel tempo l’equilibrio finanziario raggiunto. D’altra parte è del tutto evidente che gli incrementi dei conferimenti del latte spingono Latteria Soresina ad investire per la miglior trasformazione di tale latte aggiuntivo. Infatti i conferimenti della cooperativa sono cresciuti continuamente passando dalle 167 mila tonnellate dell’anno 2000 alle quasi 500 mila tonnellate di oggi.
L’esecuzione della strategia finanziaria di Latteria Soresina ha previsto anche l’apertura della società stessa ad un investitore esterno “Fondosviluppo”, fondo di promozione della Confcooperative alimentato dalle cooperative stesse, che ha sottoscritto uno strumento finanziario “ibrido” per il valore di euro 2.500.000, entrando così nella società e nel suo patrimonio. Tale partecipazione viene vista come un ulteriore fattore di positività dagli stakeholders in quanto segnala trasparenza ed apertura verso l’esterno dell’azienda Cremonese. In questo modo il patrimonio complessivo della Cooperativa passa da € 33.604.000 a € 62.915.000.
Per capire a fondo l’importanza di questa operazione e la sua proiezione futura, è fondamentale ricordare i numeri di Latteria Soresina. La Cooperativa cremonese, guidata dal Presidente Tiziano Fusar Poli, ha un caveau di forme di formaggio del valore di circa 150 milioni di euro, con una giacenza media di circa 14 mesi, e un giro d’affari che nel 2019, in attesa delle chiusure ufficiali, è aumentato di oltre 35 milioni di euro (+9,5%), passando da 375 milioni del 2018 a oltre 410 milioni di €. Il fatturato di Latteria Soresina era già aumentato tra l’altro di circa 10 milioni (+2,7%) tra il 2017 e il 2018. Ancora meglio i dati dell’export che nel 2019 ha avuto un balzo del 12,3% passando a quasi 92 milioni di € di fatturato.
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