Domenica 29 maggio, alle ore 15, presso il salone della filanda di Soncino, si è svolta la conferenza di presentazione del corredo della tomba celtica rinvenuta a Romanengo e scavata dalla Ditta archeologica Raga durante i lavori di posa del metanodotto Cremona-Sergnano.
Dopo il saluto del Sindaco e dell’Assessore al Turismo ha preso la parola la Dott.ssa Nicoletta Cecchini, funzionario della Soprintendenza per la Provincia di Cremona e responsabile dei progetti archeologici del territorio di Soncino che ha fatto una breve cronistoria del ritrovamento e della decisione della Soprintendenza di portare i reperti nel Museo di Soncino, accanto a quelli delle tombe celtiche delle fontane Sante e della Venina di Isengo.
Ha poi preso la parola il Dott. Filippo Maria Gambari, Soprintendente archeologico della Lombardia.
Nel suo intervento ha illustrato con grande rigore scientifico e con eccezionale capacità divulgativa l’importanza del rinvenimento nella sua collocazione storica e cronologica fra le popolazioni celtiche che abitarono nel nostro territorio.
Ha fatto seguito la relazione dell’archeologo Diego Voltolini, che ha illustrato la struttura della tomba soffermandosi poi sui particolari dei vari reperti individuati sia con le foto che poi nei disegni che meglio li evidenziano.
I presenti sono stati poi accompagnati nelle sale museali della Rocca per ammirare lo stupendo corredo dignitosamente sistemato nella sua vetrina.
I tecnici si soffermano ad esaminare i particolari dei reperti; a noi semplici ricercatori appassionati di Archeologia, la vista di quelle antiche armi sollecitano l’immaginazione.
Ed allora vediamo quel corredo indosso al grande guerriero, alto, biondo con i capelli sciolti, forte, che da regioni molto lontane è magari arrivato qui da noi in soccorso ed aiuto degli amici ed alleati Insubri e Boi per combattere contro i nemici romani e contro i celti cenomani loro adulatori e servitori.
Lo vediamo, forte, coraggioso ed invincibile con la chioma al vento, con la grande spada e la lunga lancia percorrere foreste e boschi, attraversare fiumi e paludi e vincere, per ritornare trionfante insieme agli altri guerrieri acclamato dalla sua gente e attorniato da dolci fanciulle danzanti e festanti e mistici sacerdoti.
E poi ritornare coraggiosamente in battaglia per vincere ed invece purtroppo morire sul campo; ma ricevere degna sepoltura da parte dei suoi compagni guerrieri in un campo di Romanengo.
© Riproduzione riservata
-
25/04/25 15:44Segue »
Jamie e il lato oscuro
Nuovo appuntamento con la rubrica "Cronache dal sofà": Adolescence
dell’adolescenza -
25/04/25 16:50Segue »
Formazione ampia, laboratori utilissimi
Federico Tessoni, il diploma da perito agrario e l’Istituto Academy, si racconta: «Scelta ideale per specializzarsi, ma anche per chi intende riqualificarsi» - Segue »
-
25/04/25 16:44Segue »
Archivista (quasi) per caso
Intervista a Daniela Mondoni, originaria di Castelverde, libera professionista dal 2006: «Nel mio futuro il ruolo di funzionario. Il sogno? La Soprintendenza di Milano» -
30/01/25 22:30Segue »
Web e minori, quei pericoli da conoscere
Una guida pratica per i genitori e gli insegnanti ai rischi connessi all'uso di Internet e dei Social da parte dei giovani. In abbinata a Mondo Padano in edicola fino al 6 febbraio: tutto quello che c’è da sapere su social, dipendenza dalla rete, cyberbullismo, perdita di privacy.
IN ALLEGATO LA GUIDA COMPLETA "INTERNET E MINORI" -
30/04/25 23:28Segue »
«A contatto col mondo dell’audio»
L'intervista - Marcello Grati, neo laureato in Music and Acoustic Engineering al Politecnico: «Da sempre la mia passione: suonando, come fonico o semplice ascoltatore»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.