Ci sarà ancora un degno erede di Stradivari? Nessuno dei violini che hanno partecipato alla XIV edizione del concorso Triennale Internazionale di Liuteria ha raggiunto il livello dell’eccellenza e. di conseguenza, la giuria non ha ritenuto di assegnare l’ambito primo premio. Grande attenzione agli aspetti estetici e formali, ma la resa acustica degli strumenti non ha completamente soddisfatto i giurati. D’altronde è difficile eccellere, quando ci si confronta con il genio indiscusso della liuteria.
Non è d’altronde una novità: era già accaduto nell’edizione del 2006 quando l’unico strumento meritevole del primo premio fu il violoncello realizzato da Francesco Toto. A quasi vent’anni fa, invece, in occasione della Triennale del 1997, data il gradino più alto del podio attribuito ad un violino realizzato da un liutaio cremonese, Primo Pistoni, ma fu anche l’ultima volta che accadde. Ci sono poi stati tedeschi, cechi e finlandesi, ma i cremonesi hanno finito con il primeggiare nelle altre categorie, nella viola come nel violoncello. Ma lo strumento principe, quello no. (...)

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Fabrizio Loffi

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