facile per l'Enel Brindisi
Enel Brindisi-Vanoli Cremona 96-74
(27-18, 48-36, 78-54)
Enel Brindisi: Aminu, Zerini 10, Snaer, Lewis, Campbell 21, Todic 2, Bulleri ne, Morciano ne, Formenti 10, Dyson 31, James 11, Leggio. All.: Bucchi.
Vanoli Cremona: Woodside 16, Ndoja 10, Jackson 9, Kelly 7, Rich 17, Chase ne, Conti ne, Marchetti, Spralja 6, Ariazzi ne, Fiorentini ne, Kalve 9. All.: Gresta.
Arbitri: Aronne, Caiazza, Sahin.
Usciti per falli: Rich al 38'.
Note: fallo tecnico a Spralja al 22' e Rich al 32'.
BRINDISI - C'è poco da raccontare alla sirena finale di Brindisi-Cremona; il 96-74 finale, non ha bisogno di ulteriori commenti. Cremona è rimasta con la testa sul pullman, Brindisi ha aggredito da subito la partita, ringhiando fin dal primo possesso. A sorpresa, alla palla a due, Brindisi si presenta al completo con Zerini disponibile e gli acciaccati tutti recuperati; Cremona, invece, deve rinunciare a Brian Chase. La partita dura poco più di un quarto, anche se l'Enel mette da subito la firma sul match; Dyson è scatenato, un sudoku irrisolvibile per la difesa biancoblù, che fatica a marcarlo. E' lui a trascinare la sua squadra al 27-18 della prima frazione (Cremona tira 2/8 da tre punti); la panchina di Cremona, con Ndoja e Spralja, prova a suonare la carica con alcune triple, fino al -4, 31-27 del minuto 13, ma Brindisi trova ancora nel folletto Dyson i punti di un altro allungo, 48-36 a fine primo tempo. Per Cremona zero palle recuperate e percentuali molto basse dall'arco. La partita si “chiude” al rientro dalla pausa lunga; Brindisi piazza un devastante break di 16-2 che spacca in due la contesa e manda all'inferno la Vanoli, 64-38. E' Campbell, questa volta, a punire la difesa a zona di coach Gresta, facendosi trovare pronto sugli scarichi di Dyson, questa volta con indosso gli abiti dell'uomo assist. Per Brindisi, reduce da una brutta prestazione dal perimetro contro Roma, 8/15 che mette a ferro e fuoco il canestro biancoblu. Quando anche Zerini si unisce al festival delle bombe e fissa il 70-41, i primi titoli di coda iniziano a scorrere sul match: la partita di fatto si chiude qui, perché Brindisi amministra il larghissimo vantaggio, gioca con il cronometro e chiude sul 96-74 in un ultimo quarto di assoluto garbage time, alzando le mani dal manubrio per festeggiare la seconda vittoria casalinga consecutiva. Per Cremona, invece, è notte fonda; terza sconfitta in altrettante partite di campionato, questa volta senza appello; se contro Siena si era sempre rimasti attaccati al match, e contro Bologna si era sfiorata la vittoria, a Brindisi la squadra si è disunita alla prima difficoltà, ed ogni giocatore ha provato a risolvere la partita da solo, con soluzioni estemporanee. Pesante l'assenza di Chase, ma la sua rinuncia non deve essere usata come scusante. Domenica al PalaRadi arriva Sassari, un match dai contorni molto difficili. Sette giorni più tardi, primo scontro salvezza, contro Pistoia, ancora al palo come i biancoblu dopo tre partite.
Buona la prova dell'ex Matteo Formenti, in campo per 35': “Sapevamo fosse una partita difficile, perchè loro venivamo da due partite perse, una brutta in casa contro Bologna. Noi volevamo vincere perchè eravamo reduci da una partita un po' sottotono contro Roma. Stasera avevamo alcuni acciacchi e sono riuscito a trovare spazio; l'importante è farsi trovare sempre pronti. Sono contento della vittoria e di aver giocato tanto; ho dimostrato che giocando, riesco a dare il mio contributo, tenendo bene il campo".
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