Nuova convenzione tra Asst e Università di Brescia
L’Asst di Cremona e l’Università degli Studi di Brescia hanno stipulato una convenzione che consente agli studenti specializzandi in Psichiatria di completare il proprio percorso di studi presso il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze (DMSD) di Cremona.
L’accordo riconferma il sodalizio attivo da quasi vent’anni tra il polo accademico e l’azienda sociosanitaria territoriale, che fa della formazione specialistica sul campo un elemento di valore per l’ospedale, la città e il territorio.
“CONNESSI AL MONDO DELLA RICERCA”
«Grazie ai rapporti di collaborazione con l’Università di Brescia siamo riusciti a rendere operativa la convenzione e a consentire l’avvio della formazione per un primo specializzando, cui ne potrebbero seguire altri nei prossimi mesi». Roberto Poli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, esprime la propria soddisfazione per questa nuova collaborazione, «virtuosa su più livelli – prosegue - Da un lato consente allo specializzando in formazione di fare esperienza clinica direttamente sul campo, spaziando sul territorio. Dall’altro offre al dipartimento l’opportunità di costruire un collegamento diretto e continuativo con l’area di studio e di ricerca universitaria.
Da pochi giorni, il medico specializzando Davide Rampi ha preso servizio nel reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale di Cremona. «La sua presenza – commenta Poli - rappresenta un supporto e un aiuto concreto per i servizi che soffrono di una grave carenza di specialisti, non reperibili nonostante continue ricerche e vari concorsi banditi».
“LA FORMAZIONE È LAVORO”
Davide Rampi (27 anni) ha studiato Medicina all’Università di Brescia. Attualmente è al secondo anno di specializzazione in Psichiatria, ed è il primo specializzando inserito nella rete formativa di Asst di Cremona. Da due settimane ha iniziato a prestare servizio presso la sede del Servizio Dipendenze, in via san Sebastiano, dove per sei mesi affiancherà i medici specialisti di settore nelle attività di routine rivolta ai pazienti della comunità distribuiti sul territorio cremonese.
Affiancato dagli operatori del servizio, si occupa di fare colloqui con i pazienti, compilare diari e relazioni, tenere i contatti con i parenti e le strutture territoriali. «Questa prima esperienza mi prepara a lavorare in modo più autonomo e consapevole», commenta Rampi. «Mi piacerebbe acquisire competenze e autonomia sempre maggiori: sto imparando l’importanza di coltivare rapporti con enti e strutture territoriali, elemento imprescindibile per lavorare bene nel contesto in cui ci troviamo. È formazione, ma per me è già lavoro: operando sul campo ho l’occasione di conoscere il contesto cremonese, che è stato il mio punto di partenza e potrebbe diventare il mio punto di arrivo».
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