Solida preparazione, curriculum di tutto rispetto, tanta voglia di mettersi in gioco e di esprimere il proprio talento. È questo il profilo comune ai numerosi candidati che hanno partecipato alla XV edizione del bando “Progetto Professionalità Ivano Becchi” promosso dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Tra di loro ci sono i 25 giovani che potranno ottenere la straordinaria opportunità di vivere un’esperienza di formazione professionale personalizzata, totalmente finanziata, in qualunque parte del mondo.

Dal 1999, anno di istituzione dell’iniziativa, ad oggi, l’interesse e il livello delle candidature si è dimostrato sempre più elevato. Medici ed ingegneri, ma anche artigiani, designer e molte altre professionalità: che abbia una laurea oppure no, ogni anno chi ha tra i 18 e i 36 anni, lavoratore o militante nella ricerca, inserito nel territorio lombardo, grazie a Progetto Professionalità può provare a cogliere l’importante occasione di acquisire nuove conoscenze e competenze altamente qualificanti. I vincitori potranno presto realizzare i loro sogni professionali svolgendo progetti su misura presso imprese, associazioni, istituti universitari o di ricerca, scuole e pubbliche amministrazioni, centri di eccellenza, in Italia e in altri Paesi, senza sostenere alcun costo.

I giovani selezionati hanno dimostrato grande determinazione e desiderio di migliorare il loro futuro a partire dalla costruzione di un ricco bagaglio pratico-lavorativo. Dai progetti premiati, lodevoli per originalità e forza innovativa, emerge la volontà degli assegnatari di raggiungere mete professionali all’altezza delle loro potenzialità e aspirazioni. Il finanziamento offerto dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia consentirà loro di qualificarsi nel proprio ambito lavorativo. Gli itinerari seguiti saranno i più diversi, con una predominanza degli USA come area ospitante, seguiti da Inghilterra e Canada. Le tematiche dei progetti sono sempre più attuali e delineate secondo tagli precisi: pensiamo ad Antonio, che affronterà il delicato tema del disturbo dell’identità di genere; a Francesca, che si dedicherà all’euro-progettazione; a Stefania, in Etiopia per occuparsi di biodiversità alimentare.

Il settore più rappresentato si conferma quello della ricerca, dall’oncologia all’ambito sociale, seguito da quello medico-sanitario e dal campo artistico. Ben rappresentato anche il comparto dei servizi alle persone, con una particolare attenzione allo sviluppo sostenibile.

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