L'Italia è ricca di piccole imprese dinamiche, i cui titolari, grazie allo spirito imprenditoriale e alla capacità di prendere decisioni rapide, riescono a cogliere le opportunità di mercato e ad adattarsi velocemente ai cambiamenti normativi, facendo crescere costantemente i loro ricavi nel lungo periodo. Tali qualità si riscontrano sia nelle imprese attive in settori tradizionali, come l’alimentare, sia nelle start-up dei settori più recenti, come l’energia solare, l’e-commerce e il marketing digitale”. Decine di queste aziende sono entrate nella classifica inaugurale dei Campioni europei della crescita a lungo termine: il giudizio del Financial Times, pubblicato sei mesi fa, è il dato fondamentale per capire “GenerAZIONI”, l’incontro di martedì scorso tenuto nella sede dell’Associazione Industriali di Cremona. Il tema della discussione, sviluppato attorno al ricambio generazionale, ha una declinazione tipicamente italiana: l’articolo sopraccitato fa riferimento al cosiddetto Quarto Capitalismo, termine con il quale si fa riferimento a imprese italiane di dimensione intermedia, le quali – la definizione è dell’Enciclopedia Treccani – “a partire dalla seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso, hanno conseguito un notevole successo in termini di crescita delle esportazioni e di capacità competitiva sui mercati internazionali. Il successo del Quarto Capitalismo è riconducibile alla capacità di combinare la flessibilità produttiva delle piccole imprese alla proiezione su scala internazionale delle grandi multinazionali e per tale ragione sono definite anche multinazionali tascabili”.
Queste premesse incorniciano con precisione il dialogo e le riflessioni fra padre e figlio, Giandomenico e Guglielmo Auricchio, raccolte da Mario Benedetto, giornalista e professore alla Luiss Business School. “La staffetta da padre in figlio”, la sezione predominante - circa due ore - è introdotta dal breve intervento di Stefano Rossi, presidente del Gruppo Giovani Industriali di Cremona: «Questa è la diciassettesima tappa di GenerAZIONI ed Auricchio, una società che quest’anno sta avvicinando il centocinquantesimo anno – la sua fondazione risale al 1876 –, rappresenta una storia di vero successo. La visita agli stabilimenti, stamattina, ci ha fatto toccare con mano i valori più alti del Made in Italy. Oggi, dopo uno sviluppo commerciale che ha portato all’export in sessanta paesi, discuteremo con i protagonisti della quarta e della quinta generazione»...
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