La decisione dell'associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizio alla produzione (3 mila imprese associate per 70 mila lavoratori) arriva dopo la costituzione del distretto di Pavia e Bergamo e l’apertura delle sedi a Lodi e Monza
CONFAPI INDUSTRIA diventa più “grande”. Dopo la costituzione del distretto di Pavia e Bergamo e l’apertura delle sedi a Lodi e Monza, l’associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizio alla produzione (3 mila imprese associate per 70 mila lavoratori) ha dato vita a CONFAPI INDUSTRIA Cremona.
Una decisione deliberata poche ore fa nel corso dell’assemblea elettiva che ha visto la chiamata alle urne di centinaia di imprenditori e che porta l’associazione a divenire un soggetto sovra provinciale che opera con sette sedi (Milano, Abbiategrasso, Monza, Lodi, Pavia, Bergamo, Crema) in sei province lombarde.
«L’associazione, attiva a Milano dal 1946, affronta questa difficile fase economica con una chiara strategia di investimento focalizzandosi sul rapporto con le imprese associate e le realtà del territorio – ha spiegato Paolo Galassi, presidente di CONFAPI INDUSTRIA -. Il modello organizzativo sperimentato nel tempo ha dimostrato di rispondere al meglio ai bisogni delle imprese basandosi sulla capillare presenza presso ogni provincia e sulle visite in azienda in modo che non sia l’imprenditore a recarsi in associazione ma viceversa».
CONFAPI INDUSTRIA Cremona, i cui nuovi uffici sono siti in via Giuseppe di Vittorio 2 a Crema, subentra ad Apicremona ad ogni titolo ed effetto relativamente alla rappresentanza provinciale di Confapi.
A disposizione delle aziende, molteplici servizi di consulenza, incontri e seminari di approfondimento utili agli imprenditori: dal credito alla fiscalità d’impresa, dall’internazionalizzazione alle reti di impresa, alla formazione.
«La presenza diffusa sul territorio rappresenta uno strumento indispensabile per affrontare con impegno i tanti problemi delle pmi - continua Galassi -. Garantire la riduzione del costo del lavoro e sviluppo dell’occupazione sono priorità improrogabili per la tenuta e, soprattutto, per lo sviluppo dell’occupazione. Occuparsi di questo tema non significa solo tagliare la burocrazia e quei costi aggiuntivi che le imprese cremonesi hanno rispetto ai competitor europei. Credo sia importante che venga riconosciuta la voglia di fare impresa, di continuare ad essere caparbiamente impegnati a “intraprendere” per costruire un domani solido, fatto di fiducia nel mercato interno, nel suo ampliamento, nella creazione di reddito e per garantire il suo sviluppo. Queste le battaglie che CONFAPI INDUSTRIA porterà avanti nei prossimi anni».
Una decisione deliberata poche ore fa nel corso dell’assemblea elettiva che ha visto la chiamata alle urne di centinaia di imprenditori e che porta l’associazione a divenire un soggetto sovra provinciale che opera con sette sedi (Milano, Abbiategrasso, Monza, Lodi, Pavia, Bergamo, Crema) in sei province lombarde.
«L’associazione, attiva a Milano dal 1946, affronta questa difficile fase economica con una chiara strategia di investimento focalizzandosi sul rapporto con le imprese associate e le realtà del territorio – ha spiegato Paolo Galassi, presidente di CONFAPI INDUSTRIA -. Il modello organizzativo sperimentato nel tempo ha dimostrato di rispondere al meglio ai bisogni delle imprese basandosi sulla capillare presenza presso ogni provincia e sulle visite in azienda in modo che non sia l’imprenditore a recarsi in associazione ma viceversa».
CONFAPI INDUSTRIA Cremona, i cui nuovi uffici sono siti in via Giuseppe di Vittorio 2 a Crema, subentra ad Apicremona ad ogni titolo ed effetto relativamente alla rappresentanza provinciale di Confapi.
A disposizione delle aziende, molteplici servizi di consulenza, incontri e seminari di approfondimento utili agli imprenditori: dal credito alla fiscalità d’impresa, dall’internazionalizzazione alle reti di impresa, alla formazione.
«La presenza diffusa sul territorio rappresenta uno strumento indispensabile per affrontare con impegno i tanti problemi delle pmi - continua Galassi -. Garantire la riduzione del costo del lavoro e sviluppo dell’occupazione sono priorità improrogabili per la tenuta e, soprattutto, per lo sviluppo dell’occupazione. Occuparsi di questo tema non significa solo tagliare la burocrazia e quei costi aggiuntivi che le imprese cremonesi hanno rispetto ai competitor europei. Credo sia importante che venga riconosciuta la voglia di fare impresa, di continuare ad essere caparbiamente impegnati a “intraprendere” per costruire un domani solido, fatto di fiducia nel mercato interno, nel suo ampliamento, nella creazione di reddito e per garantire il suo sviluppo. Queste le battaglie che CONFAPI INDUSTRIA porterà avanti nei prossimi anni».



