«Papà, sai cos’è il team manager?». A fine agosto, davanti alla tv, il genitore potrebbe essere più interessato a vedere come gioca il nuovo acquisto dell’Inter Kondogbia, però un ragazzino che ha partecipato al City camp della Cremonese potrebbe insistere. L’inglese sportivo è stata infatti una delle belle idee del programma di quest’anno che ha coinvolto 170 bambini dai 6 ai 13 anni. Domani, con la terza festa del sabato, si conclude il terzo turno e c’è qualche bambino che non ha perso una giornata dei 3 turni. Dalle 9 alle 18, tanto calcio, ma anche qualche lezione di judo e una mattinata alla piscina del Cral. A dare una mano, nella pausa pranzo, le studentesse dell’Anguissola.
Finiti la scorsa settimana, invece, i due camp di Crema, al Bortolotti per i gialloblù e al San Luigi per i nerobianchi. Quelli del Pergo erano in 130 e hanno alternato il calcio con la piscina. In più hanno sperimentato il calcio-golf. In 60 hanno invece partecipato al camp del Crema, dalla scuola calcio agli esordienti. Apprezzati, come istruttori, alcuni giocatori della prima squadra. Per l’anno prossimo, il Pergo sta pensando a una location diversa, mare o montagna. Si vedrà.
Parte domenica, a Lignano Sabbiadoro, il tradizionale camp di Bencina e Bonomi, giunto al quattordicesimo appuntamento. Una quarantina i ragazzi che alterneranno, in una settimana, lezioni tecniche e divertimento al mare.
Nel basket provinciale il primo confronto tra le neopromosse Pizzighettone e Sansebasket comincia ad alta quota. Il Pizzighettone andrà a Folgaria dal 23 al 30 agosto con 90 tesserati, dagli esordienti all’under 18. La Sanse risponde con 73 giovani cestisti ai 1.200 metri di Stava, in val di Fiemme dal 30 agosto al 6 settembre.
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Una ventina di tesserati del Pieve 010 di hockey saranno a Schilpario la prima settimana di luglio per il secondo camp estivo. L’età spazia dai 7 ai 17 anni, ma c’è un bel gruppetto dell’under 10. «E’ la squadra del futuro – spiega Ariano Civa, il coach che ha guidato la prima squadra fino ai playoff scudetto e alla qualificazione alle coppe europee nella prima storica stagione in Serie A1 – perché tutti hanno cominciato a pattinare da piccolini e stanno diventando bravi anche sul piano tecnico». [...] Per tutti c’è l’indicazione di usare il telefonino solo per brevi comunicazioni a casa. «Ci vuole anche una vacanza dai telefonini - rimarca Civa – e vedo che, quando stanno assieme a giocare, non ne sentono nemmeno il bisogno. A casa, invece, durante le trasferte, mi accorgo che ho 8 ragazzini sul pullmino e ognuno sta guardando il proprio cellulare…».
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Paolo Carini

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