verso l'acquisizione della Centrale Produttori Latte Lombardia
Con i conti in ordine (il bilancio 2012 si è chiuso con un fatturato di 311 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al 2011), Latteria Soresina si appresta a consolidare il cluster dei freschi, reso possibile anche grazie all’accordo raggiunto la scorsa primavera con Centrale Produttori Latte Lombardia. «A maggio 2012, con affitto di ramo d’azienda - spiega Tiziano Fusar Poli - abbiamo preso in gestione da Centrale Produttori Latte Lombardia lo stabilimento produttivo di Peschiera Borromeo e la commercializzazione dei suoi marchi: Latte Milano, Latte Bergamo, Latte Clab e Pavilat. L’operazione ha portato un incremento netto dei ricavi di circa 40 milioni, ed ha permesso di dare continuità al lavoro di 200 persone». L’affitto di questo ramo d’azienda sfocerà in un’acquisizione vera e propria: un’importante operazione attualmente in corso di definizione, che ha già visto la riattivazione dell’ex deposito Pavilat di Gropello Cairoli, in provincia di Pavia, acquistato con un investimento di 400.000 euro.
Con 520 dipendenti ed oltre 150 collaboratori, Latteria Soresina ha iniziato il 2013 nel migliore dei modi, a tal punto che per l'anno in corso si stima un'ulteriore crescita del fatturato del 6%.
D'altra parte gli indicatori di bilancio 2012 approvati sabato scorso dall'assemblea dei soci sono eloquenti: in una drammatica fase di calo dei consumi alimentari in Italia (-4% secondo stime recenti, con il latte a -2,2%), la Cooperativa lombarda è riuscita a chiudere l’anno con un fatturato di 311 milioni contro i 275 del 2011. In crescita del 7% il fatturato estero, pari a 56 milioni, con il 45% di esportazioni in più verso gli USA. Risultati ottimi che consentono a Latteria Soresina di liquidare ai 220 soci produttori tra i migliori prezzi attualmente sul mercato: 0,492 euro al litro ivato. «Latteria Soresina – spiega il presidente Tiziano Fusar Poli – è il principale acquirente di latte italiano: ne lavora 4 milioni di quintali l’anno, cioè il 4% della produzione nazionale. Sono numeri importanti che ci fanno essere un riferimento nazionale per il prezzo della materia prima latte. I nostri soci, così, possono vedere adeguatamente riconosciuto il loro impegno, e hanno le condizioni per continuare a garantire una materia prima di eccellenza, a tutto vantaggio del consumatore finale». Gli ottimi risultati a bilancio certificano la validità della strategia in atto, che punta a internazionalizzare da un lato e diversificare dall’altro. Latteria Soresina ha lavorato duramente, negli ultimi tempi, per conquistare la piazza americana e farne il suo mercato estero principale. Missione riuscita: nell’ultimo anno il mercato USA, attraverso la locale filiale commerciale con sede a Brooklyn, ha generato un incremento a volume del 46% e ricavi per quasi 10 milioni di euro, pari al 17% del totale export. Il fatturato estero viene prevalentemente realizzato con il prodotto principe di Latteria Soresina: il Grana Padano, venduto in oltre 60 Paesi.
«All’estero – precisa il presidente – cresciamo un po’ ovunque. I risultati migliori, comunque, oltre che negli USA li stiamo ottenendo in Brasile (+22% a volume), Olanda (+67% a volume) e Giappone (+83% a volume)». Complessivamente l’export rappresenta il 18% del fatturato totale. Secondo le previsioni dei vertici della Cooperativa, il fatturato estero aumenterà del 30% entro i prossimi tre anni.
La diversificazione è lo strumento con cui Latteria Soresina mira a riequilibrare le sorti di un mercato interno in sofferenza. Pur non rinnegando certamente il suo ruolo di leader mondiale nel Grana Padano, nell’ultimo anno la cooperativa lombarda ha puntato con decisione sul più vivace segmento del latte confezionato e sui formaggi freschi, sfruttando così pienamente la propria formidabile rete di produttori – tutti compresi nella zona tra il cremonese e il milanese – apportatori di materia prima d’alta qualità.
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