Nei ristoranti la crisi ha rivoluzionato abitudini consolidate: una volta, quella del venerdì era la serata dei ragazzi. Il sabato quella delle famiglie, mentre la domenica erano i nonni a offrire il pranzo.
Oggi la cena fuori è soprattutto appannaggio di quarantenni e cinquantenni che per i ristoratori, sia in città che nei paesi, rappresentano oramai l’unica clientela sulla quale fare affidamento. I giovani, invece, vanno e vengono. Soprattutto nei week end. Ma sono sempre più votati al risparmio. Luigi Della Mura, titolare della pizzeria “La Pendola”, ci scherza su: «Meglio i giovani che vivono ancora con i genitori: loro sì che hanno i soldi. Poi, quando vanno a convivere, non li vedi più».
La crisi dei consumi si traduce in bilanci in perdita. I ristoranti si sono alle prese con incassi ridotti anche del 30%, mentre le pizzerie si fermano al 15%. Ma la maggior parte, bene o male, riesce a resistere.
In provincia di Cremona gli esercizi commerciali dediti alla ristorazione sono...
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