Taglio del nastro, sabato 14 settembre, per il “Cremona Edil Day”, alla prima edizione. Abbiamo approfondito le motivazioni di questa iniziativa e le prospettive professionali che investono chi opera nel settore o è interessato ad avvicinarvisi con la direttrice della Scuola Edile, l’architetto Elisabetta Bondioni.

Dottoressa, partiamo dal quadro economico del comparto edile.
«È un settore che, per fortuna, è sta attraversando una fase positiva. Anche dopo la bolla del Superbonus, la cui applicazione ha portato indirettamente qualche danno. Il grande problema delle imprese, in questo momento, è quello relativo al ricambio generazionale: le persone che stanno andando in pensione verranno rimpiazzate con grande fatica, così come accade in altri settori. Il mondo dell’edilizia, con lungimiranza, da tempo investe nella formazione: le scuole edili sono in parte finanziate con una quota della Cassa e una contribuzione a carico delle imprese. I corsi sono rivolti sia agli studenti che hanno terminato le scuole medie - a loro è dedicato un ciclo di studi triennale, “Opere murarie e impermeabilizzazione”, riconosciuto dalla Regione - sia, in accordo con gli ordini professionali, ai lavoratori agli operatori del settore, attraverso aggiornamenti su temi quale salute, sicurezza, il primo soccorso, i ponteggi e lo smaltimento dell’amianto. Sono previsti anche percorsi su progetto, per ragazzi più maturi...

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Stefano Frati

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