Abbiamo parlato di finanziamenti, di stato dei lavori, di progetti per il personale, di piscine e di terapie particolari e dello spettacolo del Ponchielli. Il centro Cr2 Sinapsi, in costruzione, è alle spalle. Guardiamo verso via Massarotti, abbiamo davanti un grande spazio verde. Siamo in piena città, nel parco Morbasco sud che pochi conoscono e nessuno sa come arrivarci. «Strano, ma è così  - dice Filippo Ruvioli, presidente di Occhi azzurri – mi chiedono tutti: che strada devo fare? Quartiere Po, Via Serio e all’angolo con via 1° maggio c’è la strada sterrata che porta al cantiere. Chissà che questa estate, grazie al nuovo Centro riabilitativo, i Cremonesi possano scoprire questo parco. Che la gente venga a vedere che costruzione è, a chi serve e anche chi è in terapia possa fare poi due passi nel verde». Poi, una riflessione che è un mezzo sogno, ma potrebbe ormai realizzarsi. «Mi piacerebbe organizzare una notte in tenda d’estate, con l’aiuto dei boy scouts – dice Ruvioli – e portarci i nostri bambini così gravi. Sarebbe un’esperienza unica, per loro. È quello in cui credo: di questi bambini bisogna interessarsi, prendersene cura, vivere con loro. Il problema non sono le due ore di terapia, che si trovano anche altrove…».

A che punto sono i lavori?
«Il cantiere va avanti. Avevamo un’ipotesi di fine lavori in marzo per poter poi attivare i servizi in giugno. Dovremmo riuscire ad arrivarci, probabilmente con un mesetto di ritardo. C’è qualche lavorazione che si è incastrata, ha gelato un paio di volte, la consegna dei serramenti ritardo un po’, ma diciamo che siamo abbastanza allineati con i tempi».

In percentuale, a che livello siete?
«Oltre il 70 per cento sia dal punto di vista del finanziamento delle opere che dell’avanzamento dei lavori, per cui il traguardo non è lontano».

Per essere fin troppo pratici: quanti soldi mancano?
«Ci sono ancora 200 mila euro da raccogliere, lo so perché guardo i conti tutti i giorni. Abbiamo ancora un po’ di tempo davanti. Penso che tra iniziative e raccolta fondi, non credo ci saranno problemi a coprire il disavanzo che ancora c’è. Dei 3 milioni e mezzo di euro che avevamo previsto, siamo già arrivati a 3 milioni. Tra la fine anno e il mese di marzo arriveranno altri 250 mila euro per bandi che abbiamo già vinto e finanziamenti già ottenuti. Servono ancora 200 mila euro e dobbiamo tener conto dell’Iva che incide nelle fatture da pagare».

Non ci sono stati intoppi nel crono programma?
«Qualche imprevisto c’è stato, ma siamo sempre riusciti a gestirlo anche perché il cantiere ha una tecnologia che permette più lavorazioni in contemporanea. Viene fatto tutto “a secco”, se c’è qualche (...)».



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Paolo Carini

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