Al momento della pausa, nello spazio ampio dell’ingresso, una decina di ragazzi sorridono, parlano, qualcuno ha in mano un bicchiere di plastica e staziona davanti a due distributori di merendine e caffè. C’è vivacità, non agitazione. È già un fatto sorprendente. «Ne abbiamo pochi, ma sono tutti motivati», dice Elisabetta Bondioni, dal 2016 direttore della Scuola Edile di Cremona. L’ambiente è pulito, ancora nuovo. A sinistra dell’atrio, si allunga un corridoio su cui si affacciano, da entrambi i lati, le aule per la formazione, dove qualche minuto dopo rientrano i ragazzi. Lo scompiglio e il vociare della gioventù, qui, è più contenuto. Come se i versi di Pablo Neruda, nella sua “Ode al Muratore”, avessero preso carne: “Senza fretta, senza parole, il muratore fece i suoi movimenti (...)”.
Bondioni è una donna dalla praticità gentile, non frettolosa. È architetto. La professione ha certamente cesellato una dote connaturata per la precisione e la cura dei dettagli. Nel 2011 inizia la sua collaborazione con la Scuola Edile, dove insegna Matematica.
Il suo racconto parte da lontano. Gli anni Cinquanta sono la data di nascita di questo istituto che all’epoca aveva sede al Migliaro. «Fu una scelta lungimirante – spiega Bondioni –. Le aziende del settore decisero di usare una parte dei contributi versati alla Cassa edile per formare la manodopera richiesta dal mercato o già occupata in edilizia. La scuola è nata per questa ragione». La sua forma di ente paritetico, dotato di un proprio consiglio di amministrazione, è un altro dei motivi che la rende un progetto previdente. Datori di lavoro e sindacati sono parimenti rappresentati nell’organo di governo guidato dal presidente Eugenio Villa. Altro elemento distintivo dell’istituto di via delle Vigne è il percorso triennale di Operatore edile (gratuito) rivolto a chi ha concluso la Scuola Secondaria di Primo grado e ha tra i 14 e i 18 anni. «Non in tutte le scuole edili viene offerto questo percorso – osserva Bondioni –. Siamo solo noi, Brescia e Bergamo». Il titolo conseguito è una qualifica di terzo livello europeo che, stando ai numeri, è garanzia di un’occupazione assicurata. Tra l’altro, l’iscrizione è possibile anche a chi ha compiuto 15 anni senza diploma di scuola Media, che potrà essere conseguito parallelamente alla (...).
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