Caro Direttore,
il mondo Anffas Cremona sta vivendo il trauma della perdita del nostro adorato Amedeo Diotti. Anche MERAKI, ente gestore Anffas nel territorio cremonese, è colpita da questo lutto, in quanto Amedeo è stato attivo promotore e grande sostenitore del percorso societario che ha portato alla nascita della nostra Cooperativa, concorrendo in modo determinante alla definizione della vision e dei valori fondanti la nostra opera sociale sul territorio.
Ricordo in modo vivido il mio primo incontro con Amedeo, avvenuto nel 2008 nel suo ufficio in via Gioconda. L’avevo voluto incontrare perché da giovane e inesperto cooperatore sociale seguivo da lontano, con grande ammirazione, l’attività sociale e di rappresentanza che svolgeva in Anffas Cremona.
Mi sono sentito immediatamente accolto da questo gigante di umanità, sono stato subito travolto dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di creare collaborazioni. Chiunque l’abbia conosciuto, può capire benissimo cosa intendo.
Nel tempo si è sviluppato un rapporto profondo e bellissimo, che mi ha accompagnato nel mio sviluppo professionale e nel mio percorso di crescita umana.
Insieme abbiamo condiviso uno straordinario viaggio, di cui gli sarò sempre grato.
Amedeo per me, per noi, è un esempio, un maestro, un punto di riferimento, un carismatico leader.
Lascia in me e nella nostra organizzazione un grande vuoto.
Come lui, ne sono certo, avrebbe voluto, saremo in grado di colmarlo.
Lo faremo proprio a partire dai suoi insegnamenti su come essere cittadini attivi, agenti di cambiamento per la comunità e il territorio, da ciò che in modo così operoso ha saputo costruire in tutti gli anni della sua presidenza di Anffas Cremona.
Non nascondo che stiamo vivendo un momento di smarrimento sia personale, che organizzativo. Un disorientamento che si genera dalla sua assenza “fisica” e non certo dall’incertezza su come orientare la nostra azione nell’ambito del welfare territoriale.
Sappiamo bene “dove andare” e “come arrivarci”. Questa sicurezza deriva dal patrimonio immenso di valori, cultura, sensibilità che Amedeo ci ha trasmesso e che oggi ci permette di imboccare convintamente la via da percorrere.
Deriva anche dal folto elenco di progetti e di sogni che Amedeo ci ha lasciato, sufficiente – e lo dico con un sorriso ripensando a lui – ad impegnarci per molti anni.
Personalmente sono molto provato dalla scomparsa di Amedeo. Ho perso la presenza importante, certa, rassicurante di uno dei miei più cari amici.
In questi giorni, tuttavia, sto realizzando quanto Amedeo abbia positivamente condizionato la mia vita e il mio modo di essere. Paradossalmente lo sento ancora più presente nelle mie giornate e, nei momenti più difficili, mi viene naturale chiedermi come si sarebbe posto lui. E questo mi aiuta a raggiungere la consapevolezza che Amedeo è ancora con me, con noi.
Prendo in prestito le parole di Aurora, figlia di Amedeo, che in un momento di mio grande sconforto mi ha detto che “da quando è mancato ha smesso di essere fisicamente con noi ed ha iniziato ad essere ovunque”. È proprio così! Amedeo continua ad essere presente nella mia vita, in quella di tutti gli operatori di MERAKI, dei famigliari e dei volontari di Anffas, delle persone che frequentano i nostri servizi, dei “suoi” ragazzi a cui ha voluto tanto bene, nel senso più vero e nel modo meno scontato del termine.
Siamo pronti a raccogliere la responsabilità che Amedeo ci ha lasciato di dare continuità e slancio sempre nuovo alle opere che in questi anni insieme a tutti noi ha generato.
Alessandro Portesani
Presidente MERAKI
Ente Gestore Anffas Cremona
© Riproduzione riservata
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