Non sprecare una storia d'amore è la campagna lanciata da Regione Lombardia per promuovere il rispetto verso il cibo e l'adozione di buone abitudini alimentari. I numeri dello spreco alimentare sollevano questioni etiche e ambientali: a fronte di oltre 800 milioni di persone che non riescono a sfamarsi, più di un terzo del cibo prodotto per consumo umano viene gettato, alimentando inoltre le già elevate emissioni di gas serra.
Ridurre lo spreco alimentare è dunque un atto d'amore verso sé stessi, gli altri e il pianeta. Non a caso, il contrasto allo spreco alimentare è in cima alle priorità di istituzioni mondiali e europee ed è fondamentale per raggiungere i 17 obiettivi prefissati dall’Agenda 2030 dell’Onu.
Attraverso la nuova campagna di sensibilizzazione verso i cittadini, Regione Lombardia si pone in linea con gli indirizzi internazionali, evidenziando come ciascuno possa fare la propria parte. Allo scopo è stato predisposto un decalogo - consultabile al link https://www.svilupposostenibile.regione.lombardia.it/it/azioni-per-la-sostenibilità /campagna-spreco-alimentare/spreco-alimentare - con poche e semplici azioni che tutti possono mettere in atto quotidianamente, come ad esempio: prestare attenzione al termine minimo di conservazione, pianificare la spesa con una lista, prediligere prodotti stagionali e a km zero, conservare e riutilizzare correttamente gli alimenti.
“L’ATS della Val Padana promuove buone pratiche alimentari verso tutti i cittadini, anche sensibilizzando alcuni attori come istituti scolastici e gestori di servizi di ristorazione collettiva. In particolare, in ambito scolastico si ricorda l’iniziativa L'ABC contro lo spreco alimentare presente sul Catalogo “La Salute a Scuola: progettare in Rete” (consultabile al link https://www.ats-valpadana.it/catalogo-costruire-la-salute-progettare-in-rete) –. spiega la dott.ssa Cristina Somenzi, Direttore Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria –. Il tema della lotta allo spreco è affrontato anche attraverso la Struttura Igiene Alimenti e Nutrizione, nel contesto del Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025, con il programma Nutrire la Salute. Ulteriore impegno sarà poi rivolto al recupero delle eccedenze alimentari, coinvolgendo produttori, venditori, terzo settore e tutti coloro che già sono attivi sul territorio attraverso iniziative molto apprezzabili”.
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