L’Asst di Cremona è tra i promotori di un nuovo modello cremonese per l’integrazione di servizi socio-sanitari a favore di migranti vulnerabili. Come spiega Franco Spinogatti (Direttore UOC Psichiatria 29 e del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze), «Dall’analisi dei dati, si riscontra un numero in crescita di utenti migranti che accedono al nostro servizio, anche in regime di degenza (la proporzione è un paziente su cinque)». Un dato significativo che rivela un forte bisogno e la necessità che i servizi si dotino «di competenze e strumenti per affrontare l’eterogeneità culturale della nuova utenza. Non solo. Diviene fondamentale creare le condizioni per affrontare efficacemente le cause di nuovo disagio che è strettamente correlato alla storia di queste persone, al loro vissuto troppo spesso segnato da eventi traumatici».
IL PROGETTO
Il progetto FAMI CA.RE nasce dalla collaborazione tra l’Asst di Cremona, il Comune di Cremona e il Consorzio Solco, è finanziato dal Ministero dell’Interno – con fondi europei - ed è rivolto ai migranti con fragilità e patologie psichiatriche. Oltre a Cremona, partecipano i Comuni di Mantova (capofila), Monza Brianza, Brescia e il Consorzio Mestieri Lombardia.
La presentazione del progetto si è tenuta lo scorso 1 luglio 2022 presso il Civico 81 di via Bonomelli a Cremona, e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Slivia Vesco (referente per l’area socio-sanitaria del Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Onlus) e Sergio Zorzetto (psicologo e psicoterapeuta dell’U.F.C. Salute Mentale Adulti di Prato). Come sottolinea Spinogatti, «La forza del progetto è caratterizzata da un importante lavoro di rete e di integrazione fra le diverse parti (socio-sanitaria e pubblico-privato) sui temi della presa in carico di soggetti migranti con disagio psichico».
DALL’EQUIPE ALLA PRESA IN CARICO
Il risultato più importante è la costituzione di una equipe di coordinamento (composta da enti pubblici, privati e con diverse professionalità) che proseguirà l’attività anche dopo la conclusione del progetto. Le azioni di “capacity building” messe in atto, hanno permesso di strutturare un modello organizzativo di intervento».
Gli snodi organizzativi principali si basano su una cabina di regia condivisa, un gruppo tecnico e diversi nuclei operativi: «Dall’inizio della sperimentazione – aggiunge Spinogatti – accanto alla presa in carico di un numero considerevole di utenti con piani di trattamento individualizzati e un case manager dedicato, si sono realizzati importanti eventi formativi, con prospettive di estensione anche alla popolazione non migrante».
GLI SNODI OPERATIVI
- Individuazione tempestiva dei migranti portatori di disagio psichico tramite la sperimentazione con l’Università Monza Brianza di uno strumento di valutazione specifico (STAR MH - Screening Tool for Asylym Seeker & Refugee Mental Health)
- Realizzazione di Gruppi di Parola per promuovere modalità di aiuto e rinforzo reciproco. Molto positiva è stata l’esperienza dei gruppi di parola con donne Nigeriane.
- L’introduzione del’Individual Placement & Support, modello per l’inserimento lavorativo di soggetti con disturbi psichici basato sulla responsabilizzazione degli utenti che in pochi mesi ha già consentito l’inserimento lavorativo autonomo di 3 utenti su 10 segnati con ottime possibilità di inserimento lavorativo anche di altri utenti.
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
19/07/22Segue »
EPATITE C, screening gratuito per i cittadini nati tra il 1969 e il 1989
Non serve la ricetta medica né la prenotazione. Per aderire basta rivolgersi ad uno dei sette punti prelievo dell’ASST di Cremona, anche in occasione di altri esami del sangue già programmati
-
04/07/25 15:02Segue »
Inconfessabili misteri di provincia
Nuovo appuntamento con la rubrica "Microcosmi, itinerari di lettura" -
13/06/25 17:28Segue »
“Vanni Adami”, vince Alessia Garbagni
Al teatro Filo la cerimonia di premiazione dei candidati alla Borsa di Studio. Al quinto anno al San Raffaele, attualmente impegnata all’Erasmus -
13/06/25 18:08Segue »
Un nuovo anno all’insegna del restauro
Il progetto - Presentato a fine maggio, sarà attivo nel 2025/2026. Protagonista l’Istituto Torriani, con il Cavec e sotto l’egida dell’Automotoclub Storico Italiano. Sarà destinato agli alunni del triennio dell’Ala Ponzone Cimino. Intervista a Francesca Mele, docente del laboratorio tecnologico-meccanico dell’APC: «Per conservare auto e moto, perché diventino patrimonio prezioso anche in futuro» -
27/06/25 16:07Segue »
«La mia manualità per salvaguardare la memoria storica»
Valentina Piardi, gli studi, la professione e i lavori più importanti a Brescia, al Santuario di Caravaggio e al liceo Manin -
30/01/25 22:30Segue »
Web e minori, quei pericoli da conoscere
Una guida pratica per i genitori e gli insegnanti ai rischi connessi all'uso di Internet e dei Social da parte dei giovani. In abbinata a Mondo Padano in edicola fino al 6 febbraio: tutto quello che c’è da sapere su social, dipendenza dalla rete, cyberbullismo, perdita di privacy.
IN ALLEGATO LA GUIDA COMPLETA "INTERNET E MINORI" -
27/06/25 15:25Segue »
Gli studenti del Master SMEA chiudono il corso di marketing
Processi, strategie di mercato e opportunità di sviluppo
con due aziende cremonesi, Oleificio Zucchi e La Linea Verde
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.