Enrico Vizza, Segretario regionale della FENEAL UIL, fa il punto sul comparto edile e dalle sfide e difficoltà che prima la pandemia e ora la guerra in Ucraina chiama ad affrontare.
Che momento sta vivendo il settore?
«Dopo 10 anni di lunga crisi, ora il settore sta vivendo un momento di grande espansione. Già nell’ultimo trimestre del 2019 si erano visti i primi segnali di ripresa, poi purtroppo la pandemia ha interrotto un percorso già avviato, ma, a parte i mesi di marzo e aprile 2020, poi il settore ha ripreso a galoppare».
A cosa è dovuta questa ripresa?
«Ai bonus edilizi e alle misure introdotte, ma non solo: c’è stata la volontà di tornare a reinvestire nel mattone. Il nostro Paese, però, avrebbe bisogno di investire nella rigenerazione urabana e questo oggi ancora non si vede».
Che giudizio dà dei bonus?
«Misure come il 110% hanno impiegato diverso tempo per essere effettivamente attive, si sono persi 7/8 mesi. Purtroppo questo ha portato anche alla nascita di aziende poco genuine, con truffe sul bonus e questo danneggia il settore. Abbiamo visto svilupparsi aziende dalla sera alla mattina, con partite iva trasformate e ciò si riflette sulla qualità delle aziende stesse: questo danneggia la genuinità del settore e crea un rischio per i lavoratori»...
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