Era la prima assemblea da Presidente dell’Associazione Industriali di Cremona: e Stefano Allegri ha superato la prova con grande disinvoltura ed efficacia, condensando nella sua relazione introduttiva tutti i temi di maggiore attualità che richiedono la massima attenzione da parte della classe dirigente, ma soprattutto soffermandosi sul nodo di fondo, la necessità di restare concentrati sugli obiettivi che dobbiamo raggiungere, senza farsi distrarre dal piccolo cabottaggio, perchè la posta in palio è altissima e l’occasione offerta dal PNRR, probabilmente irripetibile. I temi al centro dell’assiste sono stati oggetti di spunto e dibattito per gli ospiti invitati a fornire il loro punto di vista, l’eurodeputato Carlo Calenda, il giornalista Ferruccio De Bortoli, il rettore Ferruccio Resta e il ministro Mariastella Gelmini, moderati dal vicedirettore di Radio 24, Stefano Barisoni.
«A noi interessa costruire “il dopo covid”» - spiega Allegri. «Tutto questo ci ha spinti a scegliere, per l’assemblea di oggi, un titolo emblematico: “l’Italia che vince”, quella in cui ci riconosciamo, che vogliamo e apprezziamo. L’Italia che vince è quella che non si piega e non si rassegna, quella che accetta le prescrizioni e le regole ma fa di tutto per battere il virus. L’Italia è all’inizio di un nuovo cammino. Dovrà dare prova di essere una nazione, cioè un sistema anziché una somma di interessi e di forze. L’Italia che vincerà sarà quella in grado di restituire alle nuove generazioni, la speranza che gli italiani del dopoguerra diedero ai loro figli. Vincerà se affronterà quelle riforme rivolte ai giovani ed alle donne soprattutto permettendo loro di affermarsi nel mondo del lavoro. Abbiamo bisogno di recuperare una politica che guardi davvero al futuro, senza l’ossessione dei sondaggi e delle prossime elezioni. C’è voglia di confronto e non di conflitto. Di politica che aggreghi e non divida, che ascolti e non respinga, che si apra e non si chiuda su sé stessa»...
Alessandro Rossi ed Emilio Croci
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