Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per mettere a fuoco la situazione e individuare, “a bocce ferme”, i propri obiettivi. A volte fare un passo indietro può essere l’unico modo per riprendere il cammino con maggiore slancio e determinazione. Sono momenti cruciali: come quando un calciatore posa la palla sul dischetto e arretra di qualche passo prima di prendere la rincorsa, mirare e calciare il rigore. Sono quegli istanti in cui chi sta per tirare valuta, in pochi secondi, la soluzione migliore da adottare, se sia preferibile un tiro di potenza o di precisione o un mix fra entrambi. Nel momento in cui annuncia ufficialmente la disponibilità della Proprietà a fare un passo indietro, nel caso qualcuno presenti un “programma finanziario e operativo tale da dare certezza e futuro alla nostra tanto amata Cremo”, Giovanni Arvedi si rivolge al territorio con un messaggio preciso e potente. In primis, un messaggio di amore verso la Cremonese nella quale ha profuso, per molti anni, impegno e risorse. Una vicinanza che non verrà meno nemmeno in futuro, perchè “Finarvedi sosterrà sempre, anche finanziariamente, nel limite delle sue possibilità, la Cremonese. Ma il Presidente guarda oltre, a un orizzonte più ampio e nelle sue parole vi è anche un appello, rivolto al territorio, a lavorare insieme, anteponendo l’interesse generale al particolare, sforzandosi di abbandonare le sterili contrapposizioni “per ricercare un largo e profondo interesse comune”. Perchè solo così, facendo gioco di squadra, condividendo e progettando insieme il futuro, si ha la possibilità di dare al territorio e alla comunità che lo abita una prospettiva, un domani. E qual è il domani di Cremona? “La mia età mi impone di guardare avanti” - dice Giovanni Arvedi - . Lo sguardo rivolto al futuro è sempre stato il tratto distintivo di tutta la sua vita di imprenditore, ma anche di uomo di cultura e di mecenate...
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