“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”. Così affermava Sofocle e in questo modo la pensano i tanti membri delle associazioni di volontariato territoriali, che in queste lunghe settimane sono particolarmente attive nel fronteggiare la seconda grande emergenza derivata dal coronavirus, quella economica. Federico Rizzi, giovane trentanovenne di San Bassano, è titolare dell’agenzia di viaggi “Viaggiando con gioia srl”, specializzata nell’organizzazione di pellegrinaggi. La sua avventura professionale inizia qualche anno fa, quando abbandona la professione di calciatore per dedicare tempo ed energie ai più bisognosi dando vita, con la moglie e qualche amico, all’associazione “Pellegrini con gioia.”
Quando e come le è venuta l’idea di fondare la sua onlus?
Tutto è nato nell’agosto 2016, dopo il terremoto che colpì il centro Italia: dopo un passaparola fra amici, io e mia moglie decidemmo di mobilitarci in modo autonomo per portare generi alimentari alle comunità di quelle zone. Abbiamo continuato a farlo per un certo periodo, anche se ci avevano fatto notare che poteva essere pericoloso, perché non avevamo un riconoscimento ufficiale. Così abbiamo deciso di costituire la nostra associazione, “Pellegrini con gioia”, riconosciuta anche a livello regionale...
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